Cronaca locale

La "cisti" alla bocca è un tumore: paziente morto, medico indagato

La vittima aveva un gonfiore al mento: il decesso dopo meno di un anno. Sotto inchiesta per omicidio colposo il dentista che diagnosticò un ascesso

La "cisti" alla bocca è un tumore: 
paziente morto, medico indagato

Gli era stata diagnosticata una banale cisti alla mandibola, una robetta da nulla, da curare con poco: una scatola di antibiotici, un intervento di mezz’oretta e via. Invece era cancro. Il paziente, in meno di un anno, è morto, mentre il dentista è ora indagato a Milano per omicidio colposo. Un percorso veloce quanto atroce: la scorsa estate l’uomo ha scoperto di avere qualcosa di strano e da lì è cominciata la sua telenovela. Fino agli ultimi mesi, quando la situazione è del tutto precipitata.
Vittima del tragico errore è P.V., un designer di 33 anni, di origini campane e trasferito per motivi di lavoro a Milano. L’uomo è morto lo scorso giugno in un ospedale milanese. Il suo calvario è cominciato nel luglio 2009, quando in vacanza all’estero, ha scoperto al tatto un piccolo gonfiore sotto il mento sul lato sinistro. Per scrupolo, ha chiamato il suo odontoiatra che, al telefono, ha ipotizzato un ascesso e gli ha prescritto gli antibiotici. Qualche giorno dopo, rientrato in città, il giovane designer si è recato nello studio del professionista per un ulteriore controllo: gli è stata fatta una radiografia panoramica. Il medico, ad una prima analisi, ha ritenuto fosse una cisti. Ha fissato un appuntamento per il mini intervento e l’ha rimossa, senza però sottoporla ad analisi specifiche che confermassero la diagnosi, nonostante le richieste del paziente. Come a dire: di casi così se ne vedono tutti i giorni, non c’è motivo di preoccuparsi, non è nulla. Ma l’analisi del materiale asportato resta comunque d’obbligo, in ogni caso, anche quando non ci sono sospetti.
Qualche giorno dopo, la ferita all’interno della bocca, come ha scritto il 33enne in una nota consegnata al suo legale, l’avvocato Daniela Dawan, «si chiude in modo strano» e il gonfiore sul volto è cresciuto di colpo e «diventa visibile», non solo percepibile toccando il mento con la mano.
Il dentista allora è intervenuto di nuovo cercando di asportare la "massa compatta e spugnosa", che si era formata. E poi ancora rassicurazioni: "Stia tranquillo, ho tolto tutto. Ora deve solo avere pazienza e aspettare che tutto si riassorba. Vedrà, guarirà velocemente".
La situazione invece è peggiorata e ad agosto l’uomo, in vacanza dai suoi genitori in Campania, si è rivolto al dentista di famiglia, il quale gli ha consigliato una tac, accertamento che ad agosto è stato effettuato, seguito da una risonanza magnetica il mese successivo. Poco dopo, una volta tornato in città, i medici dell’ospedale San Paolo di Milano gli hanno diagnosticato un tumore maligno alla mandibola (rabdomiosarcoma). Diagnosi confermata dall’esame istologico. A nulla sono serviti cicli di chemioterapia e un intervento chirurgico. Lo scorso 20 giugno il paziente è morto per il progredire del tumore che nel frattempo aveva prodotto metastasi e aveva intaccato anche un polmone.

Ora il pm Maurizio Ascione, titolare dell’inchiesta, ha iscritto al registro degli indagati l’odontoiatra di origine olandese, C.D., per omicidio colposo. Il dentista è stato anche denunciato al suo ordine professionale.

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