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Bonus badante per anziani con Isee “basso”: come funziona

Il decreto PNRR 2024 ha introdotto una misura volta a migliorare il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni a favore delle persone anziane non autosufficienti

Bonus badante per anziani con Isee “basso”: come funziona

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L’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro se si assume un badante, o un assistente domiciliare, per fornire supporto a persone over 80 il cui Isee non sia superiore a 6mila euro.

Si tratta "bonus badanti" previsto dal Decreto Pnrr 2024, misura pubblicata in gazzetta ufficiale negli scorsi giorni con l'obiettivo da un lato di migliorare le prestazioni socio-assistenziali in favore delle persone anziane non autosufficienti e, dall’altro lato, di favorire la stabilizzazione di rapporti di lavoro precari o non “regolarizzate”.

Come riportato dal decreto, difatti: “Al fine di promuovere il miglioramento, anche in via progressiva, del livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti e a favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente (…) in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, già titolari dell'indennità di accompagnamento (…) è riconosciuto per un periodo massimo di ventiquattro mesi un esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, nel limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Entriamo più nel dettaglio.

Bonus badante: cosa prevede la misura

Tutti i datori di lavoro che decideranno di contrattualizzare a tempo indeterminato un badante che fornirà assistenza a persone di oltre 80 anni, con Isee non superiore a 6mila euro, non saranno tenuti a versare, nei confronti del lavoratore, i contributi previdenziali ed assicurativi (sino ad un massimale di 3mila euro) che verranno coperti, logicamente, dallo Stato.

Oltre all’indicatore economico, inoltre, la persona anziana che necessita di servizi di assistenza dovrà essere titolare dell’indennità di accompagnamento.

Non potrà essere richiesto l’esonero se da meno di 6 mesi è cessato i rapporti di lavoro domestico o nel caso di assunzione di parenti o affini, argomento di cui abbiamo parlato in un precedente articolo de IlGiornale.It.

Da quando parte e quali sono le procedure

L’esonerò sarà valido per tutti i contratti di lavoro stipulati (comprese le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato) a decorrere dall’uno aprile 2024 al 31 dicembre 2025, e potrà essere richiesto per massimo 2 anni.

Per quanto riguarda le modalità per effettuare la richiesta, però, occorrerà attendere specifiche da parte dell’Inps.

Invece, le modalità di assunzione di un collaboratore domestico - che deve rispettare criteri, inquadramento e remunerazione in vigenza dell’attuale contratto collettivo nazionale del comparto del lavoro domestico - sono precisate dall’Inps che sul proprio sito ricorda che: “Dal 29 gennaio 2009 la comunicazione di assunzione si presenta all'INPS entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro.

La comunicazione ha efficacia anche nei confronti dei servizi competenti, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute, dell'INAIL e della prefettura/ufficio territoriale del Governo”.

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