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Cambiare medico: come fare e cosa serve se cambi città

Ognuno di noi ha diritto alle prestazioni del medico di medicina generale, ma ha anche facoltà di cambiarlo, per necessità varie, trasferimenti, o per il venir meno del rapporto di fiducia. Ecco con quali modalità

Cambiare medico: come fare e cosa serve se cambi città
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Quello al servizio del medico di base, è un diritto di ogni cittadino italiano. Si tratta dell'ufficiale sanitario di primo livello che svolge un ruolo fondamentale nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), offrendo ai propri pazienti vari tipi di assistenza. Tutti i cittadini, a partire dai 14 anni devono scegliere il proprio medico di base, anche se, volendo, i genitori possono passare dal pediatra di libera scelta al medico di medicina generale già dai sei anni di vita del figlio.

Poter fare riferimento ad un dottore di fiducia è molto importante, anche quando ci si trasferisce in un’altra città, che si intenda cambiare la residenza o meno. Ma come funziona il meccanismo di scelta, revoca e cambio del medico? Vediamo in cosa consiste la procedura.

La figura del medico di medicina generale

Cominciamo col dire che l'espressione più corretta per indicare il medico di base (di cui abbiamo parlato anche in https://www.ilgiornale.it/news/cittadini/quanto-guadagna-medico-base-ecco-pu-variare-stipendio-2178025.html ), di famiglia o generico, tecnicamente è medico di medicina generale: si tratta infatti di un professionista specializzato in Medicina Generale, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Figura essenziale, garantisce l'assistenza sanitaria di primo livello a tutti i suoi assistiti nel proprio studio medico e in alcuni casi anche a domicilio (in caso il paziente sia malato e/o impossibilitato a spostarsi).

Svolge un importante ruolo nella prevenzione e tutela della salute, di cure e terapie, tramite la prescrizione di esami, visite specialistiche ed accertamenti, lettura dei risultati di test e indagini, scelta di trattamenti e cure. L’attività del medico generico è inoltre fondamentale per la gestione di patologie croniche, quali il diabete.

Ogni medico può seguire un massimo di 1500 pazienti, cui deve offrire la possibilità di essere visitati presso il suo studio, almeno cinque giorni a settimana, con due fasce orarie (mattutine o pomeridiane). È tenuto a effettuare visite ambulatoriali e domiciliari, aggiornare periodicamente le schede dei pazienti, a chiedere una consulenza ad altri specialisti, emettere certificati di malattia, d’idoneità sportiva non agonistica e di riammissione a scuola, effettuare le vaccinazioni antinfluenzali.

La scelta del medico di medicina generale è una scelta fiduciaria compiuta da parte del singolo cittadino. Quando, per un qualsiasi motivo, il rapporto di fiducia viene a mancare, è possibile cambiarlo. Il medico di base conosce la storia clinica personale e famigliare del paziente, le sue condizioni pregresse e i suoi problemi e ciò costituisce motivo di rassicurazione per il paziente stesso. Quando tutto questo viene meno, il rapporto non può continuare in maniera serena. Il cambio del medico comporta la scelta di un nuovo professionista a cui affidarsi, che proprio per questo non può essere imposta in alcun modo.

Quando e quante volte è possibile cambiare il medico

Oltre al venire meno del rapporto di fiducia, sono diversi i motivi che possono spingere a cambiare il proprio medico di base. È possibile effettuare il cambio del proprio medico generico quando: ci si trasferisce in un'altra zona della città, in un’altra città, o in altri paesi, quando il medico di medicina generale scelto in precedenza sospende o cessa la propria attività (ad esempio, andando in pensione), quando non si è soddisfatti dell'assistenza ricevuta e si pensa che si potrebbe ricevere un servizio migliore, rivolgendosi ad altri professionisti.

Il cittadino ha la possibilità di cambiare il medico di base ogni qualvolta lo ritenga necessario, in qualsiasi momento dell'anno, senza dover fornire giustificazioni. Trattandosi, come detto, di un rapporto di fiducia, deve essere libero e soprattutto soddisfacente: se tali condizioni vengono meno, si può procedere con il cambio. La scelta, che ha validità annuale, si rinnova tacitamente: se il cittadino non decide di presentare una specifica richiesta di cambio, la scelta si rinnova di anno in anno automaticamente.

Come effettuare il cambio

Il primo passo consiste, naturalmente, nell’individuare i professionisti disponibili, consultando l’elenco dei medici di medicina generale convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale presente negli uffici dei distretti sanitari di riferimento, o anche online per le ASL che lo rendono possibile. Curriculum del dottore, orari di visita e caratteristiche strutturali e strumentali dello studio medico, le indicazioni che devono essere fornite affinché l’eventuale futuro paziente (che potrebbe anche decidere di fissare un appuntamento conoscitivo) possieda tutte gli strumenti per decidere.

Le procedure per il cambio del medico generico variano da regione a regione, ma in linea di massima in quasi tutte si può effettuare l'operazione sia online, attraverso i portali dedicati, sia presso gli appositi sportelli delle ASL (o ASST, o AST, a seconda della località). Le procedure sono le medesime per il cambio del pediatra di libera scelta.

In Lombardia, ad esempio, è possibile effettuare il cambio online tramite il fascicolo sanitario elettronico, scegliendo fra i medici ancora disponibili, che non abbiano ancora raggiunto il numero massimo di assistiti. Diversamente, ci si può rivolgere agli sportelli di scelta e revoca delle ASST, modalità che permette anche di chiedere eventuali deroghe.

Modalità nello specifico

ASL: recandosi presso allo sportello di revoca/scelta del medico della struttura di competenza per la propria zona, è possibile richiedere l’elenco dei professionisti disponibili, tra i quali scegliere in base alle proprie esigenze. Il consiglio, naturalmente, è quello di sceglierne uno più vicino possibile a dove si abita. Sull’elenco, accanto al nome di ogni medico ci sono anche l’indirizzo e gli orari, così da verificare se è compatibile con le proprie necessità. Viene indicato inoltre il numero di pazienti aggiornato per quel medico, o se ha raggiunto il numero massimo, così da evitare che la richiesta venga respinta e dover cominciare daccapo con la ricerca.

Online: per accedere al Servizio Sanitario online della propria Regione, è necessario per prima cosa registrarsi, fornendo all’ASL di competenza la copia del documento di identità valido e la tessera sanitaria. Vengono poi consegnati i codici di accesso per entrare nella sezione interessata. Creato il proprio profilo, bisognerà attivarlo tramite il link ricevuto, inserendo username, password e pin, inviati via mail. Sarà così possibile procedere con la propria scelta.

Delega. In caso si volesse cambiare il medico di base ma non fosse possibile recarsi in ASL, è possibile delegare una persona di fiducia, che dovrà presentarsi munita del proprio documento di identità, del nostro documento di identità, della nostra tessera sanitaria, tutti con fotocopia fronte retro, oltre a modulo di richiesta cambio medico firmato (che si trova in ASL oppure online sul sito ASL della regione d’interesse), e modulo delega firmato.

Se non si è residenti

Se si abita in una città diversa da quella di residenza, per studio o lavoro, e per il momento non si intende spostare la residenza, si ha comunque diritto a ottenere un medico di base. Ci si può iscrivere temporaneamente all’ASL della zona in cui si vive, seguendo questa procedura:

Chiedere la cancellazione temporanea del proprio medico di fiducia presso l’ASL di residenza, dove verrà consegnato un documento di cancellazione; recarsi con il documento ricevuto presso la ASL di competenza della zona in cui si vive, con Carta d’Identità e tessera sanitaria (più fotocopia fronte retro di entrambe) e comunicare all’impiegato di essere senza residenza nella città, ma di voler scegliere il medico di base. A quel punto bisognerà compilare un modulo in cui si dichiara di vivere in quel luogo per motivi di lavoro, studio, o salute.

Nel primo caso è necessario presentare anche una copia del contratto o una dichiarazione del datore di lavoro che chiede la propria trasferta per almeno tre mesi; nel secondo bisogna presentare il certificato di frequenza rilasciato da scuola o università; nel terzo, il certificato del medico specialista che dichiara i motivi del trasferimento e il tempo di permanenza sul territorio. L’iscrizione temporanea all’ASL dura da 3 fino a 12 mesi, per cui se alla scadenza si vivrà ancora in quella città, sarà necessario recarsi nuovamente all’ASL e rinnovare l’opzione.

Se invece ci si trovasse in vacanza in una città diversa dalla propria, non si dovrà cambiare medico di base, perché il servizio medico è garantito da ospedali e guardia medica (a pagamento per quest’ultima in alcuni casi, come in Lombardia).

Le zone turistiche hanno (o dovrebbero avere) anche un servizio di guardia medica turistica.

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