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Allarme prezzo della pasta: il Mimit convoca la Commissione di allerta rapida

Il prezzo della pasta sta salendo vertiginosamente, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dato mandato perché venga avviata la Commissione di allerta rapida

Allarme prezzo della pasta: il Mimit convoca la Commissione di allerta rapida

Preoccupa l'aumento del prezzo della pasta, in parte provocato dall'inflazione. Rispetto all'anno precedente il costo di questo genere alimentare, da sempre sulle tavole degli italiani, ha registrato un aumento calcolato nel mese di marzo del 17,5%. Una crescita vertiginosa che ha portato le varie associazioni dei consumatori a dare l'allarme, e che ha convinto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a dare mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare una Commissione dedicata all'analisi dell'andamento dei prezzi.

Convocata la Commissione di allerta rapida

Non si è fatta attendere la risposta del Mimit al vertiginoso aumento dei prezzi della pasta, un bene molto caro agli italiani. Come si legge in una nota del ministero, il ministro Urso ha dato mandato a Benedetto Mineo, Garante per la sorveglianza dei prezzi, di convocare una Commissione dedicata.

Il lavoro di questa Commissione sarà quello di esaminare accuratamente la dinamica dei costi che nel mese di marzo, rispetto alla scorso anno, hanno riportato un incremento del 17,5%.

È stata dunque convocata una riunione sul tema per la giornata del prossimo 11 maggio. L'incontro, previsto per le 14:30 presso Palazzo Piacentini, sarà il primo da quando è stata creata la Commissione grazie al decreto trasparanza.

L'allarme delle associazioni

C'è grande preoccupazione fra le associazioni dei consumatori. Assoutenti riporta che attualmente il prezzo della pasta può arrivare anche fino ai 2,44 euro al kg, con rincari di circa il 25,3%. "Ad aprile abbiamo segnalato al alcune anomalie nell'andamento dei prezzi al dettaglio della pasta in Italia", ha dichiarato il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. L'associanzione ha registrato "rincari fortissimi che non sembrano giustificati dalle quotazioni del grano".

Ad Ancona sarebbe stato registrato il prezzo più alto d'Italia, con 2,44 euro per un chilo di pasta. A seguire Modena (2,41 euro/kg), Cagliari (2,40 euro/kg), Bologna (2,39 euro/kg), Genova (2,38 euro al kg). "I rincari più pesanti si sono registrati in diverse province della Toscana", ha poi sottolineato l'associazione.

Allarme anche da parte dell'Unione nazionale consumatori. Il presindete Massimiliano Dona si augura che l'incontro al Mimit possa davvero portare a soluzioni concrete. "Fino a che la speculazione non sarà definita come una pratica scorretta, si avranno sempre le armi spuntate contro i prezzi troppo alti, salvo vi siano prove di abusi di posizioni dominanti o di intese restrittive della concorrenza", è il suo commento, rilasciato in una nota ufficiale.

I prezzi della pasta, fa sapere Dona, stanno salendo dall'estate del 2021.

Da allora fino a marzo 2023 si è arrivati a rincari anche del 37%, quando invece (dati Ismea alla mano) il frumento duro nazionale nel corso di questo anno è sceso del 28,3%.

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