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Incentivi per chi assume gli over 50: quali sono e chi può richiederli

Per favorire il reinserimento dei lavoratori ultracinquantenni, esistono alcune agevolazioni in forma di riduzione contributiva per i datori di lavoro. Cosa c’è da sapere

Incentivi per chi assume gli Over 50: quali sono e chi può richiederli
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Come molti altri fattori, l’età non dovrebbe rappresentare una discriminante, anche e forse soprattutto, nel mercato del lavoro. La realtà invece è diversa: sono tantissimi infatti gli ultracinquantenni che, perso per varie ragioni il lavoro e nonostante il bagaglio di esperienza professionale acquisito, faticano ad essere assunti nuovamente, entrando così a far parte della categoria di “lavoratori svantaggiati”. Il loro ricollocamento professionale diventa inoltre più difficile qualora siano disoccupati da oltre 12 mesi: in questo caso si parla di “lavoratori molto svantaggiati”. Per fronteggiare tale problematica, sono attive alcune agevolazioni per le assunzioni di lavoratori over 50, una delle quali specificamente rivolta solo alle donne. Vediamo allora di che si tratta, quali sono le condizioni e i requisiti previsti.

Incentivi assunzioni: in cosa consistono

Si tratta di benefici normativi o economici, riconosciuti ai datori di lavoro che decidano di assumere determinate categorie di persone, in particolare lavoratori svantaggiati. Sono in pratica contributi pubblici, che servono a sostenere la parte a carico del datore di lavoro del costo dei nuovi assunti. Chi assume questi soggetti, usufruendo delle agevolazioni previste, ha diritto ad una riduzione, parziale o totale, per un determinato periodo di tempo, dei costi del lavoro (i contributi) che deve versare. Gli incentivi possono essere previsti sia dalla normativa nazionale, sia da specifici programmi attivati dall’Anpal Servizi Spa (ex Italia Lavoro Spa), in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, sia dalle normative regionali. In base alla tipologia, possono riguardare assunzioni effettuate con contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato e in apprendistato.

Chi può chiedere le agevolazioni, quali i requisiti

Le agevolazioni per le assunzioni di over 50 possono essere richieste da tutti i datori di lavoro, esclusi quelli di lavoro domestico e intermittente. Per beneficiare dello sgravio contributivo, bisogna però che l’assunzione agevolata porti ad un incremento netto del numero dei lavoratori rispetto alla media dei dodici mesi precedenti; che si sia in regola con il pagamento dei contributi fiscali e previdenziali, con il rispetto delle norme a tutela delle condizioni di lavoro; necessaria l’osservanza dei contratti collettivi, nazionali, regionali e aziendali con organizzazioni sindacali; il datore di lavoro non deve inoltre subire in quel momento sospensioni dal lavoro per crisi o riorganizzazione aziendale.

Incentivi assunzioni con legge Fornero: tipologie di contratti e durata

Primo incentivo emanato, tuttora valido, per agevolare le assunzioni degli ultracinquantenni, quello introdotto nel 2012 con la Legge Fornero. I contratti che ne possono usufruire, sono contratti di lavoro a tempo determinato, indeterminato, a tempo determinato trasformati in contratti a tempo indeterminato. L’incentivo per le assunzioni dei lavoratori over 50 prevede in questo caso una riduzione del 50% dei contributi a carico dei datori di lavoro. La durata della riduzione varia in base al contratto stipulato, passando da 12 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato, a 18 mesi, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato e 18 mesi, per i contratti trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato.

È bene sapere che il “bonus” per over 50 è cumulabile con altri incentivi di tipo contributivo in parte residuale. Questa agevolazione non prevede al momento scadenza per la presentazione della domanda, che va inoltrata all’Inps.

Agevolazione assunzioni Donne Over 50

Introdotto con la Legge di Bilancio 2021, questo tipo di agevolazione riguarda solo le donne e si traduce in un esonero contributivo del 100% a favore di tutti i datori di lavoro che, fino a dicembre 2023, assumano lavoratrici over 50 che siano disoccupate da almeno 12 mesi.

Interessate dall’incentivo, le “lavoratrici svantaggiate”, cioè le donne di 50 anni e più, disoccupate, come detto, da oltre 12 mesi, a patto che la condizione sussista nel momento in cui avviene l’assunzione da parte dell’azienda. Possono beneficiare dell’agevolazione, tutti i datori di lavoro privati, appartenenti a settore agricolo, enti pubblici economici, enti privatizzati e trasformati in società di capitali, aziende speciali costituite anche in consorzio, istituti autonomi case popolari trasformati in enti, ex Ipab trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, consorzi industriali, consorzi di bonifica, enti morali, enti ecclesiastici.

Escluse invece le amministrazioni dello Stato (comprese scuole, accademie e istituzioni educative), aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, enti di vasta area, Unione dei Comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e i loro consorzi e associazioni, Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, e ancora, Università, amministrazioni, aziende e enti del Servizio Sanitario Nazionale.

Condizioni per l’incentivo

Per poter usufruire delle agevolazioni, i datori di lavoro dovranno essere in regola con il pagamento degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del Documento unico di regolarità contributiva (Durc); seguono poi il rispetto delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e altri obblighi legali, quello degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative sul piano nazionale, l’incremento occupazionale netto, calcolato determinando la differenza tra numero di lavoratori in ciascun mese e numero di lavoratori medio nei dodici mesi precedenti.

Tipologie di contratti e importi

I contratti di lavoro ammessi alla decontribuzione sono i contratti a tempo determinato e indeterminato, le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Contemplati anche i contratti part-time e i rapporti di lavoro in somministrazione, quelli cioè in cui un’impresa utilizzatrice richiede la prestazione di un lavoratore ad un’Agenzia di somministrazione autorizzata; esclusi invece dal beneficio i rapporti di lavoro intermittente, occasionale, domestico e i quelli di apprendistato.

A differenza dell’agevolazione della Legge Fornero, si tratta qui di un esonero contributivo del 100%, e non di uno sgravio, fino alla soglia massima di 8.000 euro annui. In caso di contratti part-time, si effettua una riduzione proporzionale del massimale previsto. La durata di questo tipo di incentivo dipende dal tipo di contratto, passando da 12 mesi, in caso di contratto a tempo determinato, a 18 mesi, in caso di contratto a tempo indeterminato e 18 mesi, per le conversioni di contratti a tempo indeterminato. L’esonero contributivo viene applicato anche alle proroghe di contratti già attivi, fino a un massimo di 12 mesi. L’agevolazione è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta, purché non prevedano un divieto di cumulo con altri benefici.

Sgravio per percettori Cigs da 3 mesi

Le aziende interessate ad effettuare assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti che ricevono l’indennità di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) da almeno 3 mesi, o con i dipendenti delle aziende che hanno diritto all’indennità da almeno 6 mesi, possono godere di un vantaggio contributivo, che consiste in una riduzione del 10% dei contributi previdenziali sulla retribuzione imponibile, applicata per un anno. Possono inoltre ricevere un contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità prevista per il lavoratore, con durata variabile in base all’età del lavoratore stesso, secondo queste ripartizioni: 33 mesi per lavoratori con più di 50 anni, residenti nelle aree del Mezzogiorno e in quelle ad alto tasso di disoccupazione; 21 mesi per lavoratori over 50; 9 mesi per lavoratori fino a 50 anni.

Dove informarsi sulle agevolazioni

Consultando il Repertorio nazionale degli incentivi predisposto dall’Anpal è possibile conoscere tutte le agevolazioni per le assunzioni di cui si può beneficiare.

Si tratta di una banca dati, che contiene le “schede incentivo”, in pratica l’elenco aggiornato dei benefici disponibili per le assunzioni di specifiche categorie di lavoratori.

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