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Bonus mamme, la circolare definitiva: tutte le novità

L’erogazione del bonus verrà effettuata dopo che il datore di lavoro avrà comunicato i dati all’Inps

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Novità per il bonus mamme. Diventa operativo l’esonero al 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti che sono a carico delle madri con tre o più figli che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo nel limite di 3mila euro annui. La misura viene riconosciuta anche alle madri di due figli con rapporto di lavoro a tempo indeterminato fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. In quest’ultimo caso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 ed è in via sperimentale. Lo ha specificato l’Inps in una circolare. Ecco tutti gli aggiornamenti.

La misura

Al fine di accedere all’agevolazione, che è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2024, l’Inps ha specificato che le dipendenti devono informare il datore di lavoro la propria volontà di usufruire dell’esonero. Le madri dovranno indicare il numero dei figli e i codici fiscali degli stessi. L’erogazione del bonus verrà effettuata dopo che il datore di lavoro avrà comunicato i dati all’Inps. La lavoratrice ha anche la possibilità di comunicare direttamente all’Istituto le informazioni con i codici fiscali dei figli.

L’esonero

La partenza dell’esonero inizia dal 1º gennaio 2024 e si riferisce ai rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato dei settori pubblico e privato, viene incluso anche il comparto agricolo come i casi di regime di part-time. Sono esclusi, invece, i rapporti di lavoro domestico. In questa misura rientrano anche i contratti di apprendistato. L’esonero viene applicato anche se un rapporto di lavoro a tempo determinato diventa a tempo indeterminato, in questo caso la misura partirà dal mese di trasformazione del contratto. Questa misura è valida anche per coloro che hanno bambini in adozione o in affidamento.

Decadenza dal beneficio

Non si decade dal beneficio della riduzione contributiva nell’ipotesi di uno o più figli o della possibile fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare. Inoltre permane il diritto in caso di non convivenza di uno dei figli o di esclusivo affidamento al padre. Il requisito del fatto di essere madre di due figli è soddisfatto quando nasce il secondo bambino ed è irrilevante la possibile premorienza di un figlio.

Esempi di applicazione

Stando ad alcuni esempi riportati da Il Sole 24 ore considerando una lavoratrice che al 1° gennaio 2024 è madre di tre figli e il più piccolo compie il diciottesimo anno di età il 19 ottobre 2025, l’esonero verra applicato fino a ottobre 2025. Mentre una mamma di due figli al 1° gennaio 2024 da questa data potrà usufruire della misura e se il figlio più piccolo compie il decimo anno di età il 18 luglio 2024, nel mese luglio 2024 non sarà più valida l’agevolazione. Una lavoratrice che al 1° gennaio 2024 ha tre figli con più di 18 anni non spetta alcuna riduzione contributiva. Nel caso in cui il secondo figlio nascesse l’11 giugno 2024 e il rapporto di lavoro dipendente iniziasse dal 1° settembre 2024, l’esonero inizierà dal 1 settembre 2024 fino al 31 dicembre 2024.

Il lavoro dell’Inps

L’Inps, come specificato nella circolare, ha lavorato al fine di rende più agevole l’accesso alla misura. Per rendere valida la misura è stato necessario un approfondimento in merito alla gestione del trattamento dei dati ai fini della privacy assieme a un confronto con il Ministero del Lavoro. Ricordiamo che nel mese di gennaio le lavoratrici non hanno ricevuto in busta paga l’importo spettante il quale può ammontare al massimo a 250 euro al mese.

L’importo verrà comunque recuperato.

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