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La moda del futuro? Sarà sempre più "gender-fluid"

La Generazione Z detta la linea: la moda che verrà sarà sempre più "gender-fluid". E i grandi marchi si adattano

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Un nuovo stile tutto “fluido”? La moda del domani sarà “gender fluid” e i consumatori under 26 sono pronti a trainare il trend. Molti luxury brand come Gucci, Vetements e Marc Jacobs o aziende come Asos e H&M hanno già integrato questo approccio. E' quanto emerge da The State of Fashion 2023, l'indagine annuale realizzata da McKinsey & Ccompany secondo cui in Italia il 77% dei Gen Z dice di voler acquistare in futuro capi più “neutri” dal punto di vista del genere.

Le stime di McKinsey

Dall’analisi emerge che circa la metà della Generazione Z, coloro che sono nati tra il 1995 ed il 2010, acquista capi che non corrispondono alla propria identità di genere. Il numero di questi consumatori è pronto a crescere, dato che la Gen Z entro il 2030 rappresenterà un terzo dei consumatori del globo.

La moda segue sempre i trend delle generazioni che crescono in età e numero e anche le big della moda, ricorda Milano Finanza, dovranno essere sempre più "gender-fluid" nella loro offerta, mano a mano che inserendosi a livelli crescenti di reddito e affermazione sociale i membri della Gen-Z saranno anche i consumatori dalla maggior capacità di spesa. E dunque quelli in grado di dettare le tendenze.

La questione sociale e geografica

Il trend degli ultimi anni riguarda diverse persone che hanno avuto un approccio differente nei confronti dell’identità di genere. Questo ha sicuramente spinto il mercato della moda a intraprendere un cambiamento, dovuto anche al fatto che l’e-commerce ha ricevuto richieste di carattere genderless e gender neutral. Un trend in crescita soprattutto in paesi come Nord America, l’Europa, il Giappone e la Corea del Sud.

I marchi più noti che diventano "fluidi"

Già in passato stilisti come Yves Saint Laurent, Vivienne Westwood e Jean Paul Gautier hanno affrontato il tema. Oggi diversi luxury brand come Gucci, Vetements e Marc Jacobs, e player come Asos e H&M, stanno proponendo campagne marketing dedicate alle collezioni gender fluid. Sicuramente la pandemia, dove non erano richiesti outfit specifici per stare comodamente a casa, ha incentivato l’utilizzo di felpe, tute e sneakers.

La situazione in Italia

Gli ultimi dati di uno studio marcato Klarna parlano chiaro sul fatto che questo trend è in via di diffusione anche in Italia. propongono un’analisi che fa riflettere: da maggio a settembre del 2022, il 42% dei Gen Z italiani ha già comprato un capo al di fuori della propria identità di genere. Il 42% viene messo a confronto con consumatori, appartenenti alla stessa generazione, di Paesi anglosassoni come Regno Unito (58%), Australia (56%) e Stati Uniti (52%). I dati italiani sono in linea con quelli di altri Paesi europei come Germania (45%), Francia (42%), Spagna (41%) e Portogallo (40%).

Il trend resta in aumento anche per piattaforme social come TikTok e YouTube che danno spazio alla Gen Z. L'Italia segue a ruota Paesi come gli Usa e il Regno Unito dove i consumatori Gen-Z hanno iniziato da tempo a chiedere più "fluidità" nella moda. E il mercato si adatterà, gradualmente, a trend che sembrano caratterizzare un'intera compagine generazionale e destinati a apparire strutturali.

Cambiando forse per sempre le linee guida e i trend del settore fashion.

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