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Occhio alla "truffa del sì" sulle bollette: come funziona

Bollette di luce e gas con prezzi gonfiati potrebbero essere sinonimo di una truffa telefonica della quale molti utenti sono ignari: cosa può accadere quando si pronuncia un semplice "sì" e come difendersi

Occhio alla "truffa del sì" sulle bollette: come funziona

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Non sbagliate la risposta: la cosa migliore sarebbe non rispondere proprio ma molto spesso la curiosità di sapere chi si nasconde dietro un numero telefonico non inserito in rubrica può costare molto caro in termini di costi sulle bollette di luce e gas. È la nuova "truffa del sì" grazie alla quale call center non a norma provano a truffare i consumatori semplicemente con un qualsiasi "sì" anche se la domanda era un'altra.

Cosa può succedere

Quando squilla il telefono e l'utente risponde, quasi sempre una gentile voce dall'altro lato chiede: "È lei il signor Mario Rossi?". Se la risposta è esatta, l'ignaro consumatore risponderà semplicemente di sì e la truffa si compie in quel momento. Infatti, anche se pochi secondi dopo dovesse cadere la conversazione o l'utente non sarà interessato all'offerta, la risposta affermativa verrà tagliata e montata ad arte per un nuovo contratto di fornitura che nessuno ha mai sottoscritto ma che poi diventerà effettivo. Le segnalazioni in tal senso sono sempre più numerose e non si tratta di casi isolati.

Peggio ancora se il consumatore, dopo un sì qualsiasi, continuasse nella conversazione con il truffatore al quale fornisce anche i dati relativi ai codici Pod (energia elettrica) oppure Pdr (quello sul gas). Conoscendo tutti i dati sarà facilissimo stipulare un contratto facendo cessare quello in essere mettendo in atto la truffa anche se poi l'utente non dovesse essere interessato e, gentilmente, ringrazia e chiude la conversazione telefonica. A quel punto sarà ormai troppo tardi e quando i costi delle bollette saranno gonfiati oltremodo bisognerà soltanto denunciare l'accaduto alle autorità competenti.

Come difendersi

La problematica sta diventanto sempre di più d'attualità specialmente da quando è avvenuto il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per quanto riguarda il gas (dallo scorso mese di gennaio) e sarà d'attualità quando lo stesso avverrà per l'energia elettrica (da luglio). Ecco che, accanto ai call center autorizzati che chiamano per offrire, davvero, qualcosa che può essere più conveniente, i truffatori contattano cellulari e numeri fissi con il solo intento di farsi dire un sì, poi penseranno a ingannare l'utente facendolo cadere in trappola.

Se è vero che c'è l'Adoc (Associazione Nazionale per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori e degli utenti) per segnalare eventuali anomalie, è bene imparare a non pronunciare la parola sì: al massimo si potrà rispondere "Chi mi cerca?" quando qualcuno pronuncia nome e cognome evitando sempre questa tipologia di risposta affermativa (sì) anche durante la telefonata per non incorrere in spiacevoli sorprese in bolletta. Chi dovesse cadere in trappola non dovrà far altro che contattare la vera azienda che eroga i servizi di luce e gas per negare quel tipo di contratto mai stipulato con il falso call center e rivolgersi a vie legali.

Come ricorda l'AgCom, (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), anche se il 26 luglio 2023 è stato approvato il "Codice di condotta" per "contrastare la pratica del teleselling illegale ed aggressivo e favorire l’adesione da parte dei consumatori a contratti rispettosi della normativa vigente", il problema non è stato eliminato del tutto e bisognerà prestare la massima attenzione a quei numeri telefonici truffaldini.

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