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Aliquote, esenzioni e scadenze: le cose da sapere sulla seconda rata Imu 2023

Prevista per il mese di dicembre la scadenza della seconda rata dell'Imu. Ecco chi deve pagarla, quali sono le esenzioni e i metodi di versamento

Aliquote, esenzioni e scadenze: le cose da sapere sulla seconda rata Imu 2023

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Aliquote, esenzioni e scadenze: le cose da sapere sulla seconda rata Imu 2023

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Si avvicina la data di scadenza per il pagamento dell'Imu, l'imposta municipale sugli immobili relativa all'anno 2023. Ma in cosa consiste, e chi è tenuto a pagarla? Questo tipo di imposta, in vigore dal 2012, prevede una serie di variabili e nel suo calcolo rientrano anche delle doverose esenzioni.

Le date per i pagamenti

Per quanto riguarda questo anno, le scadenze sono state fissate per le date del 16 giugno per la prima rata (o pagamento unico), e 16 dicembre per la seconda rata, con il saldo. Ecco perché ormai manca poco al termine per il pagamento.

Imu, tutto quello che c'è da sapere

Insieme alla Tari, la tassa per i rifiuti, l'Imu rientra fra i tributi da versare ai Comuni, che si occupano di stabilire le aliquote e a prevedere eventuali agevolazioni. Fra le prime importanti esenzioni da ricordare c'è quella relativa alla prima casa. L'imposta, infatti, non deve essere pagata sull'abitazione principale: l'unica eccezione a questa regola è prevista solo nel caso in cui la casa venga annoverata fra gli immobili di lusso.

Per l'anno 2023 sono tenuti a pagare la tassa i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, così come i titolari del diritto di usufrutto, del diritto d'uso e del diritto di abitazione. Dovranno pagare il concessionario di aree demaniali e il locataruo di immobili in leasing. Anche il coniuge assegnatario della casa coniugale dopo separazione legale sarà tenuto a versare l'imposta nel caso la casa sia considerata abitazione di lusso. Come abbiamo visto, l'Imu è dovuta sugli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9 anche in caso di prima casa.

Le esenzioni previste

Non sono tenuti a versare l'imposta i possessori di immobile considerato abitazione principale (sede della residenza anagrafica), oppure coloro che hanno un immobile di categoria catastale C2, C6 e C7.

Non pagano l'Imu anche l'inquilino dell'immobile, il comodatario, la società di leasing concedente, il coniuge non assegnatario, i possessori di immobili occupati che hanno sporto denuncia e l'affittuario dell'azienda comprensiva di immobile.

Agevolazioni

Per quanto riguarda le agevolazioni, per l'anno corrente la base imponibile dell'Imu è ridotta del 50% per quelle abitazioni date in comodato d'uso ai parenti in linea diretta che usufruiscono della casa come abitazione principale. Non vanno però considerate le categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

I pensionati all'estero che hanno una casa di proprietà in Italia e pensione in regime di convenzione con l'Italia potranno pagare il 37,5% della tassa, a patto che l'abitazione non sia affittata o data in comodato d'uso.

L'Imu è inoltre ridotta del 75% in caso di aree fabbricabili o abitazioni concesse in locazione con canone concordato. Una riduzione del 50% è invece prevista per quei fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili che non sono utilizzati.

Le aliquote

Sono due le aliquote previste per l'Imu. È prevista un'aliquota ordinaria dello 0,86%, aumentabile fino all'1,06% dai Comuni, e una ridotta allo 0,5%, che può aumentare fino allo 0,1%.

Ci sono poi altre aliquote come quella dello 0,1% per i fabbricati rurali ad uso strumentale o dello 0,1% per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita. Un'aliquota dello 0,76% è prevista per i terreni agricoli. Abbiamo poi un'aliquota dello 0,86% per immobili ad uso produttivo riferibili al gruppo catastale D.

Come si paga

Attualmente l'imposta Imu può essere pagata tramite modello F24, oppure servendosi della piattaforma PagoPa.

È inoltre possibile effettuare il pagamento mediante bollettino postale.

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