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Yacht russo abbandonato: quanto costa allo Stato italiano

Lo Stato italiano finora ha dovuto sostenere tra gli 11 e i 12 milioni di euro di spese per la custodia. Sarà la Corte di giustizia dell'Unione europea a occuparsene

Yacht russo abbandonato: quanto costa allo Stato italiano

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Lo Stato italiano ha dovuto spendere tra gli 11 e i 12 milioni di euro per la custodia del mezzo. Sailing Yacht "A" è una nave a vela da oltre 500 milioni di euro ed è riconducibile all'oligarca russo Andrey Melnichenko. A marzo 2022 la barca è stata sottoposta a congelamento amministrativo e da quel momento si trova nel golfo di Trieste. Il congelamento amministrativo del trialbero era stato operato dalla Guardia di Finanza 15 mesi fa.

Il caso

La seconda sezione del Tar del Lazio avrebbe chiesto l’annullamento del congelamento amministrativo attraverso un’ordinanza. I giudici Francesco Riccio e Igor Nobile, non si sono pronunciati sul ricorso. Il giudizio è stato affidato alla Corte di giustizia Europea a Lussemburgo e nel frattempo è stato sospeso. Il ricorso è stato presentato da cinque società, di queste, quattro di natura commerciale e una quinta società con sede alle Bermuda che è stata messa all'interno di un trust, ovvero uno strumento che comporta una fuoriuscita dal patrimonio del disponente di alcuni beni, per intestarli ad un ente specifico chiamato “trustee” che, in questo caso, è una società fiduciaria di diritto svizzero. Altre due imbarcazioni appartenenti ad altrettanti miliardari russi si trovano sempre in Liguria: Lena di Gennady Timchenko è stata segnalata a Sanremo e vale 50 milioni di dollari mentre Lady M di Alexey Mordashov si trova a Imperia e il suo valore è di 65 milioni di dollari. Lo stato italiano deve comunque versare ingenti somme per il mantenimento delle navi sequestrate.

La vicenda

La vicenda non riguarda solamente una lamentela del proprietario dello yacht, la nave disegnata personalmente da Philippe Stark. Un anno fa, al fine di snellire le spese, il 17 giugno del 2022 la nave fu trasferita dall'Arsenale San Marco, nel porto, in rada nel golfo. Lo yatch è ben visibile da ogni punto della città.

Nell'ordinanza i nomi sono coperti da omissis e i relativi legali rappresentanti pro tempore, sono difesi dagli avvocati Andrea Saccucci e Matteo Magnano, studio legale di Roma Saccucci & Partners, e da Francesco Centonze, dell'omonimo studio milanese.

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