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Così Facebook apre (a sorpresa) alle inserzioni a luce rossa

A dispetto del suo codice etico assai rigoroso, il social network più grande del mondo apre la sua home page alle pubblicità pornografiche.

Così Facebook apre (a sorpresa) alle inserzioni a luce rossa

Milano - Punto numero 6 delle condizioni di utilizzo di Facebook: «You will not post content that is hateful, threatening, pornographic, or that contains nudity or graphic or gratuitous violence». L'utente, insomma, viene ammonito a non inviare messaggi violenti, pornografici, eccetera (in base al divieto della nudità, come è noto, Facebook censurò anche l'immagine di una mamma che allattava il proprio pargolo). Per il social network più famoso e imponente del mondo, dunque, il «codice etico» è qualcosa di importante e anche decisamente rigido. Persino un po' bacchettone, secondo alcuni. Ma sono regole che Facebook difende da sempre come l'unico modo per garantire che il suo network sia uno spazio sicuro per chiunque, compresi i minorenni che costituiscono una fetta importante della sua utenza (ad oggi, oltre 200 milioni di persone sparse per il pianeta).

Così desta una qualche sorpresa il fatto che Facebook apra improvvisamente la sua home page a pubblicità - come dire - un po' anomale rispetto al codice etico che essa stessa si è data. É una delle pubblicità che compare nella colonna di destra dell'home page, e dove si avvicendano prodotti per smettere di fumare, ricette per dimagrire, tecniche innovative per sistemarsi i denti. Ed ecco, testuale, l'annuncio: «Hai voglia di sesso? Vuoi fartela leccare da una ragazza? Cerco ragazzo solo per una notte. Il mio numero è ****. Entra qui per vedere il resto».

L'utente medio sobbalza davanti al computer. Annunci di questo tipo sono frequenti per chi ha il vizietto di navigare sui siti porno, quelli dove prima di entrare devi stragiurare di avere compiuto i diciott'anni, e dove fanno in qualche modo parte dell'offerta. Ma veder materializzare una proposta del genere in un sito aperto ai minori è fortunatamente assai difficile. E ancora più singolare è che questo avvenga sull'home page del network che ha fatto dell'ethically correct la sua bandiera.

E lo stupore esce confermato se non ci si ferma all'annuncio - piuttosto esplicito, come si è visto - ma si clicca sull'offerta. Il link porta ad un sito che si chiama dream-marriage.com che, a dispetto del nome, non è un'agenzia per cuori solitari ma un punto di smistamento per ragazze facilotte dell'Est europeo: l'home page annuncia «migliaia di ragazze russe bollenti, con cui puoi scambiare mail, ammirarle nelle loro performance video e scoprire che i video bollenti delle ragazze russe vi lasceranno senza fiato». La pubblicità su Facebook lascia capire che c'è speranza anche per chi non si accontenta di vedere le prosperose ragazzotte russe via streaming ma preferisce toccare con mano.

Nulla di nuovo sotto il sole, si dirà. Ma come questo si concili con il divieto di contenuti pornografici imposto da Facebook non è chiarissimo. A meno che per gli inserzionisti e i loro dollari contanti non valgano regole diverse che per i comuni mortali..

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