Cronaca giudiziaria

Spunta il video della festa per il bebè. Ma Impagnatiello stava già avvelenando Giulia Tramontano

Durante l'udienza di ieri è stato proiettato video del babyshower di Giulia. Per la difesa del barman l'incontro con l'altra donna di Impagnatiello fu la scintilla del femminicidio

Spunta il video della festa per il bebè. Ma Impagnatiello stava già avvelenando Giulia Tramontano

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Spunta il video della festa per il bebè. Ma Impagnatiello stava già avvelenando Giulia Tramontano

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È durata circa sette ore la terza udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, l'assassino di Giulia Tramontano. In aula sono stati proiettati alcuni frammenti video, tra cui quello relativo alla festicciola per rivelare il sesso del bimbo che la 29enne portava in grembo, il piccolo Thiago. Ieri, in Corte d'Assise a Milano, era presente anche l'altra donna del barman milanese, che la vittima incontrò poche ore di essere uccisa dal compagno. Per la difesa dell'imputato l'incontro tra le due ragazze fu la "scintilla" che avrebbe innescato l'omicidio. "Nonostante sapesse di essere l’amante da un mese, ha deciso di raccogliere le prove per poi avere questo confronto con Giulia. Lei ha avuto un ruolo nella vicenda e sicuramente l’incontro è stato la scintilla di tutto, se non ci fosse stato oggi non saremmo qui", hanno dichiarato le avvocate Giulia Geradini e Samanta Barbaglia.

Il video del babyshower

Era il 17 marzo 2023, due mesi prima del delitto. Nel video del babyshower Giulia sembra serena e felice, col suo bel pancione tondo che si intravede dal maglione scuro. C'è anche il barman nel filmato: sorride e poi gioisce quando scopre che nascerà un maschietto. Una felicità mendace, perché già da mesi il 31enne stava avvelenando la compagna e il piccolo Thiago. E intanto giurava all'amante: "Tra mille persone, scelgo te".

La testimonianza dell'amante di Impagnatiello

Ieri, seduta sul banco dei testimoni c'era proprio lei: la 23enne italo-inlglese con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. Poche ore prima dell'omicidio, il 27 maggio scorso, incontrò Giulia. Le rivelò di essere rimasta incinta del barman e poi di aver abortito: "La scelta più difficile della mia vita, sto malissimo per questa cosa. Quello che adesso voglio fare è salvare te e il tuo bambino", le scrisse in un messaggio. A.C. (le iniziali della giovane) ha raccontato che avrebbe voluto aiutare Giulia: "Le ho detto: 'se hai bisogno ci sono', se non vuoi dormire da lui, se posso aiutarti". Ma quel pomeriggio la 29enne decise di tornare a casa, a Senago. Poche ore dopo fu massacrata con 37 coltellate. Qualche ora dopo il barman inviò un messaggio alla madre di Giulia: "Sai dov'è?".

La madre del killer

In aula c'era anche la madre di Impagnatiello, Sabrina Paulis. Il giorno successivo al delitto, la donna raggiunse il figlio nella villetta di Senago: "Ho visto delle goccioline di sangue sulle scale.

Ho chiesto: 'ma è sangue?' Alessandro mi disse 'sarà un insetto'". Poi Paulis si è abbandonata a lungo sfogo: "Volevo morire io". Parole che fanno da eco alla sofferenza di Loredana Femiano, la mamma di Giulia: "Non ho più una vita".

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