Cronaca giudiziaria

Caso Orlandi, dopo il Papa il pressing sulla politica: "Date un segnale"

La famiglia di Emanuela Orlandi perora la causa della costituzione di una commissione parlamentare ad hoc, rivolgendo un appello ai senatori

Caso Orlandi, dopo il Papa il pressing sulla politica: "Ora date un segnale"

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Caso Orlandi, dopo il Papa il pressing sulla politica: "Ora date un segnale"

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Questo pomeriggio la commissione Affari costituzionali del Senato discuterà della commissione d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due adolescenti di cui si sono perse le tracce nel 1983. Dopo essere stata approvata alla Camera, la commissione ha subito alcuni rinvii al Senato.

Così la famiglia Orlandi ha rivolto un appello ai senatori, attraverso la propria legale Laura Sgrò: "La famiglia Orlandi si appella alla coscienza di ciascun senatore della Repubblica affinché si persegua la massima chiarezza e trasparenza rispetto alla vicenda di Emanuela Orlandi e a tutto quanto a questo caso possa essere correlato. L'Italia tutta merita oggi il segnale che è finalmente finito il tempo in cui non si cerca la verità. Il Parlamento, con l'istituzione di una commissione d'inchiesta, non potrà che essere determinante".

La settimana scorsa, il 22 giugno, è stato il quarantennale della scomparsa di Emanuela Orlandi - mentre Gregori sparì il 7 maggio 1983 - e la famiglia ha organizzato domenica scorsa un sit in con partenza da largo papa Giovanni XXIII fino in piazza San Pietro per ascoltare l'Angelus di papa Francesco.

Il pontefice, per la prima volta pubblicamente, ha rivolto un pensiero e una preghiera alla famiglia della 15enne cittadina vaticana della quale si ignora il destino. "In questi giorni - ha detto il papa - ricorre il quarantesimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera. Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che sentono il dolore di una persona cara scomparsa". I presenti hanno levato il grido "Verità" nell'ascoltare queste parole.

Ha espresso in quell'occasione parole di speranza il fratello della scomparsa, Pietro Orlandi: "Dal Papa è arrivato un segnale positivo, spero sia ascoltato dai senatori che si stanno opponendo alla Commissione parlamentare di inchiesta perché devono sapere che anche il Papa in questo momento vuole si arrivi alla verità".

A gennaio 2023 il Vaticano ha aperto un'inchiesta, seguita dal promotore di giustizia Alessandro Diddi, volta a fare chiarezza una volta per tutte su cosa sia accaduto a Emanuela Orlandi. Nel maggio successivo anche la procura di Roma ha, a propria volta, aperto un'indagine.

Da alcuni mesi le speranze di molti che seguono il caso consistono nella possibilità che non si lasci nulla di intentato. Tra l'altro si è a lungo parlato dell'ipotesi, già esaminata in passato ma scartata, che la Banda della Magliana abbia potuto svolgere compiti di manovalanza in un eventuale sequestro.

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