Cronaca giudiziaria

Ciro Grillo e lo stupro di gruppo. Alex: "Non era più la stessa"

Oggi in aula a Tempio Pausania la deposizione di un amico delle vittime e della consulente della Procura

Ciro Grillo e lo stupro di gruppo. Alex: "Non era più la stessa"

Ascolta ora: "Ciro Grillo e lo stupro di gruppo. Alex: "Non era più la stessa""

Ciro Grillo e lo stupro di gruppo. Alex: "Non era più la stessa"

00:00 / 00:00
100 %

Udienza a porte chiuse nel processo a Tempio Pausania quest'oggi per il presunto stupro di gruppo notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019, che vede sul banco degli imputati Ciro Grillo, figlio del noto comico genovese Beppe Grillo, e altri tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro giovani avrebbero, infatti, abusato di due ragazze nella villa a Cala di Volpe, in Costa Smeralda, in affitto alla famiglia Grillo, anche se tutti sostengono di aver agito con il consenso delle vittime. La prima ragazza abusata ha presentato denuncia: racconta di essere stata constretta a bere vodka poco prima dell'accaduto. Alla seconda sarebbero state scattate foto e sarebbe stata ripresa in video mentre dormiva sul divano con i genitali dei ragazzi vicino al viso.

Oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di testimonianza per Alex, compagno di liceo e amico delle due studentesse, che nel 2019 si trovava con loro in vacanza in Sardegna e che aveva raccontato al procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, che due giorni dopo la vittima "non era più la stessa". Secondo le ricostruzioni del ragazzo "al Billionaire io e un'amica abbiamo visto la vittima e Ciro Grillo baciarsi", ma a quanto pare la coppia sembrava allegra, nulla avrebbe fatto pensare al tragico epilogo.

Durante l'udienza è attesa innanzitutto la psicologa Cinzia Piredda, consulente ingaggiata dalla Procura di Tempio Pausania, per analizzare quanto scritto nella perizia sulle condizioni della vittima durante gli interrogatori ai carabinieri di Milano, poi ai pm che hanno svolto le indagini nella cittadina sarda, dove è attualmente in corso il processo.

Nelle quattro pagine della relazione è emersa "la difficoltà da parte della vittima ad esprimere la propria volontà e rispondere con un diniego alle richieste poste dagli altri". Difficoltà emerse anche quando la vittima "chiede all'amica di andare via, dopo il primo rapporto sessuale", avuto con Francesco Corsiglia. Richiesta che "non viene accolta" .

L'evidente difficoltà della ragazza a negarsi ad un rapporto sessuale emerge anche in un altro episodio descritto al pm, in cui racconta "di un precedente rapporto sessuale non consenziente con il suo migliore amico in Norvegia nel maggio 2018", cui non sarebbe stata in grado di sottrarsi.

Commenti