Cronaca giudiziaria

Davide Ferrerio, condannato a 20 anni il rom. La madre: "Ora i mandanti"

Nicolò Passalacqua, il 23enne rom che massacrò di botte il 21enne di Bologna, è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di carcere. La mamma di Davide: "Un po' di giustizia è stata fatta ma il dolore è lancinante"

Davide Ferrerio, ridotto in fin di vita lo scorso agosto
Davide Ferrerio, ridotto in fin di vita lo scorso agosto

Il gup del tribunale di Crotone ha condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione Nicolò Passalacqua, il 23enne rom che per uno scambio di persona massacrò di botte, fino a ridurlo in coma, il 21enne bolognese Davide Ferrerio. "Un po'di giustizia è stata fatta ma il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c'è niente", ha commentato dopo la sentenza Giuseppina Orlando, la madre della vittima.

La condanna

Al termine della requisitoria il pubblico ministero Pasquale Festa aveva chiesto l'applicazione delle aggravanti dei motivi abbietti e futili al reato di tentato omicidio contestato all'imputato. La richiesta è stata accolta dal gup di Elvezia Cordasco che ha condannato il 23enne a 20 anni e 4 mesi di carcere. Prima dell'udienza, cominciata nella tarda mattinata di oggi (venerdì 21 aprile), c'erano stati attimi di grande tensione tra la famiglia di Ferrerio e quella di Passalacqua. Al punto che è stato necessario l'intervento delle forze dell'Ordine per ricondurre i presenti alla calma. In aula, oltre al fratello e i genitori del 21enne bolognese, c'erano il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il delegato della Provincia di Crotone, il consigliere Francesco Sirianni, che si sono costituiti parte civile nel processo a carico dell'imputato.

Le reazioni della famiglia di Davide

"C'è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante la mandante ed al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare", ha dichiarato la mamma di Davide Ferrerio uscendo dall'aula. "Siamo soddisfatti - ha aggiunto Alessandro Ferrerio, fratello di Davide - perché comunque con il rito abbreviato una condanna di 20 anni e 4 mesi per tentato omicidio è una condanna importante. Condanna che non ci potrà ridare Davide che mi manca tanto. Scambierei volentieri la libertà di Passalacqua con la vita di mio fratello".

La difesa: "Sentenza per l'opinione pubblica"

"Sicuramente è un fatto grave che meritava una punizione, ma questa sentenza esemplare è stata fatta solo per l'opinione pubblica e così a mio parere non si fa la giustizia. Non ho mai visto una sentenza che pur riconoscendo un tentato omicidio dia 20 anni di reclusione con il rito abbreviato. Vedremo le motivazioni e poi decideremo su appello", ha detto invece il legale di Passalacqua, l'avvocato Salvatore Iannone. Questa mattina, al termine dell'arringa, aveva chiesto che il reato fosse derubricato da tentato omicidio a lesioni gravissime.

Il fratello di Davide: "Sono stato minacciato di morte"

Le tensioni tra le due famiglie sono cominciate ancora prima dell'udienza, all'esterno del tribunale di Crotone. Dagli insulti, riporta l'Ansa, si è giunti alle minacce. "Sono stato minacciato di morte - ha raccontato Alessandro Ferrerio, fratello di Davide - per cui abbiamo chiesto l'intervento di polizia ed anche una scorta perché vorremmo poter tornare a Bologna sani e salvi". L'avvocato Fabrizio Gallo, che rappresenta il papà di Davide, ha annunciato che gli assistiti formalizzeranno una denuncia per minacce ribadendo la richiesta di ottenere una scorta per tutelare la loro incolumità.

Il pestaggio

I fatti risalgono all'11 agosto del 2022. Davide Ferrerio, 21 anni, tifoso appassionato del Bologna Calcio, si trovava in vacanza con la famiglia a Crotone. Fu picchiato brutalmente, tanto da finire in coma, per uno scambio di persona. L'aggressore, Nicolò Passalacqua, si accanì sul ragazzo credendo che si trattasse del presunto rivale in amore, Alessandro Curto. La sera del pestaggio, infatti, Curto aveva concordato un appuntamento con la minorenne a cui faceva la corte sui social. Giunto sul luogo dell'incontro, notò che la giovane era stata accompagnata da un gruppo di persone. Temendo un ritorsione, inviò un sms alla ragazza fornendo false indicazioni: "Ho una camicia bianca". Ad indossare la camicia bianca, però, era l'incolpevole Davide Ferrerio che fu pestato a sangue da Passalacqua.

Da otto mesi il 21enne bolognese si trova in stato vegetativo.

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