Cronaca giudiziaria

La data dell'udienza arriva "prima" alla stampa. Ed è subito polemica

L'informazione dell'avvio dell'udienza preliminare fornita prima alla stampa che agli imputati: è polemica per il processo in corso a Otranto

La data dell'udienza arriva "prima" alla stampa. Ed è subito polemica

Scoppia la polemica a Otranto, in provincia di Lecce dove la comunicazione della decisione da parte del giudice di fissare un'udienza preliminare è stata data prima agli organi di stampa che agli avvocati delle parti. Un caso più unico che raro: e infatti i legali parlano di "sorpresa e sbigottimento". Tutto nasce quando alcuni siti locali riferiscono l'inizio dell'udienza preliminare, fissata per il 10 marzo. La notizia viene pubblicata sulla stampa il 17 febbraio. Ma alle parti interessate la notifica arriva solo il 20 febbraio, tre giorni dopo.

La prassi, ma anche il buon senso, vorrebbe che le parti fossero invertite. Ovvero che i primi ad avere contezza dell'avvio di un processo fossero gli imputati e, quindi, i loro avvocati. In questo casi gli imputati sono 58, compresi due ex sindaci accusati di aver dato vita a un ampio sistema di corruzione a Otranto. Eppure, loro hanno avuto la notifica ufficiale con un ritardo di ben tre giorni. L'esperto avvocato Giuseppe Fornari, che assiste l'imprenditore Luigi De Santis, ha parlato all'agenzia di stampa Agi di "sorpresa e sbigottimento" rispetto a quella che definisce "una notifica a mezzo stampa, una cosa mai successa".

Se fosse stato solo un organo di stampa a fornire la comunicazione, spiega l'avvocato, sarebbe potuto essere uno scoop, una informazione carpita in qualche modo. Ma sono stati diversi quelli che hanno dato la comunicazione, quindi la fattispecie è diversa.

Stando alla Procura di Lecce, nella nota località turistica salentina sarebbero stati commessi diversi delitti contro la pubblica amministrazione per agevolare un gruppo di imprenditori in cambio del "consolidamento elettorale per Luciano Cariddi, già sindaco di Otranto, e per il fratello Pierpaolo, a lui subentrato".

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