Cronaca locale

Rave party in Maremma, foglio di via per 27 persone. FdI: "Il "Decreto Rave" sta dando i suoi frutti"

Il questore di Grosseto ha emesso 27 provvedimenti di divieto di ritorno nei confronti di altrettanti partecipanti a due "rave party" tenutosi in Toscana lo scorso anno. Fratelli d'Italia: "Grazie al "Decreto Rave" è arrivata una stretta su abusivismo e illegalità"

Il rave party dello scorso luglio a Cinigiano
Il rave party dello scorso luglio a Cinigiano

Avevano preso parte ai due "rave party" svoltisi lo scorso anno in Toscana, nella provincia di Grosseto. E dopo esser stati individuati, nelle scorse ore il questore di Grosseto ha emesso nei loro confronti 27 provvedimenti di divieto di ritorno. Protagonisti della vicenda che arriva della Maremma sono 27 giovani che parteciparono ai rave "abusivi" organizzati nel 2022 rispettivamente a Cinigiano (nel mese di aprile) e Tirli (una frazione di Castiglione della Pescaia, la scorsa estate). Lo ha rimarcato ieri Fabrizio Rossi, deputato di Fratelli d'Italia nonché vice-sindaco di Grosseto, ribadendo l'importanza del "Decreto Rave" proposto dal governo Meloni ed approvato dal Parlamento lo scorso inverno. Uno strumento che a suo avviso può rivelarsi decisivo per arginare un fenomeno che sembra aver preso sempre più piede. E che non si limita a semplici feste a base di musica a tutto volume, alcol e (talvolta) sostanze stupefacenti: spesso e volentieri i partecipanti lasciano sul campo danni per migliaia di euro, abbandonando chili e chili di rifiuti nei luoghi scelti per i raduni ed appropriandosi temporaneamente di edifici e terreni privati.

Danni all'ambiente, lunghe code e scontri con la polizia: il bilancio dei due rave

Esattamente com'è avvenuto nei due casi sopracitati, tant'è che molte delle persone colpite dal provvedimento sono state denunciate anche per invasione di terreni durante ulteriori manifestazioni analoghe non autorizzate (svoltesi in precedenza). In entrambe le occasioni si è necessario lo sgombero delle aree in oggetto da parte delle forze dell'ordine, sottraendo giocoforza un certo numero di operatori ad altre operazioni di controllo per un evento non previsto.

Senza dimenticare poi i disagi legati alla viabilità arrecati agli automobilisti, ignari di quanto stava accadendo: in particolare durante il rave di Cinigiano, i residenti ricordano ancora la lunga coda di auto che proseguiva per chilometri sulla Siena - Grosseto, con numerosi turisti incolonnati loro malgrado in attesa del termine delle operazioni. Nel caso di Tirli invece, sette agenti rimasero lievemente contusi nel tentativo di riportare l'ordine, dopo esser stati oggetto di lanci di bottiglie e sassi. La Divisione Anticrimine della questura di Grosseto ha quindi svolto un'articolata e complessa istruttoria attraverso la ricostruzione dei fatti, in relazione ai reati commessi.

Fratelli d'Italia: "Grazie al Decreto Rave stretta su abusivismo ed illegalità"

E al termine dell'inchiesta sono stati emessi i sopracitati provvedimenti del "foglio di via", che comporta il divieto di recarsi nuovamente nei due paesi maremmani per un triennio. Una misura adottata in quanto sono stati ritenuti sussistenti a carico dei ventisette giovani chiari elementi di pericolosità sociale, non essendosi peraltro evidenziato alcun legame dei sanzionati (né di tipo lavorativo, né di residenza) con i due Comuni. “Questi “fogli di via” avranno una valenza di tre anni e comportano il divieto di entrata per “pericolosità sociale” - il pensiero di Rossi, espresso in una nota - finalmente, grazie al governo Meloni e al “DL Rave” è arrivata una stretta all’abusivismo e all’illegalità. Con pene severe per chi occupa terreni o viola le proprietà private, così come avviene in tutte le altre nazioni d’Europa.

Un plauso alle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto”.

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