Cronaca internazionale

Cinque giovani costretti a torturarsi e uccidersi: orrore in Messico

Jalisco sotto choc per quanto accaduto ai cinque ragazzi, tutti di età compresa tra i 19 e i 22 anni. Le autorità indagano sulla criminalità organizzata

Cinque giovani costretti a torturarsi e uccidersi: orrore in Messico

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Indignazione a Jalisco, in Messico, per l'uccisione di cinque ragazzi a Lagos de Moreno, nell'ovest del Paese. Roberto Olmeda, Diego Lara, Uriel Galván, Jaime Adolfo Martínez e Dante Cedillo, tutti di età compresa tra i 19 e i 22 anni, prima sono stati costretti a torturarsi tra di loro e poi sono stati uccisi in maniera brutale. Le autorità sono al lavoro per individuare e arrestare i responsabili, fari puntati sulla criminalità organizzata.

Orrore in Messico

Come confermato dalla stampa locale, i cinque ragazzi - originari di El Mirador e amici sin da bambini - sono spariti l'11 agosto, giorno in cui hanno partecipato a una fiera locale. Uno di loro aveva appena contattato la sua famiglia per far loro sapere che stava tornando a casa. Non ha più chiamato. Le famiglie hanno denunciato la scomparsa il giorno successivo, mentre le operazioni di ricerca sono scattate il 13 agosto. Nessuna speranza però di trovarli in vita: il 14 agosto è stata pubblicata sui social network una fotografia che mostrava i cinque giovani in ginocchio, imbavagliati e con il volto tumefatto. Ma non solo.

Insieme allo scatto, è stato diffuso un video in cui si vedeva uno dei cinque ragazzi colpire un amico con delle pietre, eseguendo gli ordini minacciosi dei rapitori. Quasi contemporaneamente, le autorità messicane hanno rinvenuto dei resti umani all'interno di un veicolo bruciato di proprietà di uno dei cinque giovani. Il mezzo è stato trovato nel comune di Encarnación de Díaz, popolarmente chiamato La Chona, una zona rossa per la disputa tra quelli di Sinaloa e il cartello Nueva Generación di Jalisco (CJNG), riporta El Pais.

Le autorità indagano sulla criminalità organizzata

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i giovani sarebbero stati costretti a picchiarsi a vicenda e uno di loro sarebbe stato obbligato a uccidere i propri compagni, prima di essere assassinato dai rapinatori. Mercoledì la Procura ha localizzato la fattoria dove è stato registrato il video e dove - presumibilmente - le vittime sono state torturate e uccise. Per gli investigatori è probabile che nel sequestro sia coinvolta la criminalità organizzata. I cinque giovani sarebbero stati rapiti da presunti membri della MZ, cellula criminale operativa appartenente al narcotrafficante Ismael el Mayo Zambada, e legata al cartello di Sinaloa. Al momento il movente appare sconosciuto, non risultano legami particolari.

Secondo le autorità, i giovani potrebbero essere finiti inconsapevolmente nel posto sbagliato (controllato da un determinato cartello) al momento sbagliato.

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