Cronaca internazionale

Arrivano in ritardo e la crociera parte senza di loro, turisti abbandonati su un'isola remota in Africa

Gli otto turisti si sono presentati in ritardo per l'imbargo, la nave è salpata senza di loro, lasciandoli da soli e senza valige

Arrivano in ritardo e la crociera parte senza di loro, turisti abbandonati su un'isola remota in Africa

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Arrivano in ritardo e la crociera parte senza di loro, turisti abbandonati su un'isola remota in Africa

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Crociera da incubo per alcuni turisti della compagnia Norwegian Cruise Line. Arrivati in ritardo all'imbarco, hanno visto la nave salpare senza di loro, portandosi via anche le valige. Adesso è scontro sulle rispettive responsabilità.

Cosa è successo

Secondo quanto riferito dal The Guardian, la Norwegian Dawn, salpata lo scorso 20 marzo da Città del Capo per la crociera di tre settimane verso Barcellona, ha raggiunto São Tomé lo scorso mercoledì mattina, ma la vacanza si è trasformata in un evento a dir poco traumatico per alcuni dei passeggeri. Protagonisti di questa incredibile vicenda sono otto crocieristi che viaggiavano sull'imbarcazione della Norwegian Cruise Line, compagnia di navigazione americani. Scesi a terra per visitare l'isola di São Tomé e Príncipe, si sono presentati tardi all'imbarco e la nave è partita senza di loro.

A quanto pare è stato fatto il possibile per arrivare entro il tempo previsto e i croceristi hanno potuto contare anche sull'aiuto della guardia costiera locale, ma il comandante della nave non li ha fatti salire, scegliendo di salpare senza di loro e portandosi via anche le valige, rimaste a bordo. A restare a terra, su un'isola remota nell'Oceano atlantico, sono state in tutto otto persone.

I coniugi Jill e Jay Campbell hanno raccontato la loro incredibile e traumatica esperienza ai microfoni di ABC4 News. "La capitaneria di porto ha provato a chiamare la nave, il capitano ha rifiutato la chiamata. Abbiamo inviato e-mail a NCL, il numero di emergenza del servizio clienti NCL", ha spiegato Jay Campbell. "Il capitano avrebbe potuto prendere la semplice decisione di rimandare indietro una delle scialuppe, prenderci, caricarci in sicurezza e poi proseguire per la strada", ha aggiunto. Eppure le cose sono andate in modo ben diverso.

I passaporti, almeno quelli, sono stati restituiti ai viaggiatori mediante le autorità portuali. A bordo della nave, però, sono rimaste le valige, con farmaci, carte di credito e altri effetti personali. Impossibile ricongiungersi con la nave in Gambia a causa della bassa marea. I croceristi hanno dovuto attraversare sei paesi per incontrare la nave a Dakar, in Senegal.

"È stata la peggiore esperienza della nostra vita: essere abbandonati in quel modo in un paese straniero, non parlare la lingua", ha dichiarato l'australiana Violeta Sanders al programma Sunrise di Seven. Lei è rimasta a terra col marito Doug.

Lo scontro

Dal canto suo, la Norwegian Cruise Lines ha definito il tutto come una "situazione molto spiacevole", ma ha attribuito la responsabilità ai passeggeri, dicendo che spettava loro tornare a bordo della nave entro e non oltre un'ora prima dell'orario di partenza previsto. "Dal punto di vista del consumatore, è dura, ma dal punto di vista della nave, sospenderai la crociera per un’ora o due perché sono stati lenti a salire a bordo? Metterete a disagio 1.000 passeggeri per il bene di quattro?", ha commentato l'avvocato esperto in viaggi Anthony Cordato.

La compagnia si è comunque offerta di rimborsare agli otto croceristi le spese di viaggio affrontate per spostarsi da Banjur (Gambia) a Dakar (Senegal).

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