Guerra in Ucraina

Conferenza, ricevimento e telefonate: perché è saltata l'agenda di Putin

L'ipotesi più accreditata è che Putin intenda evitare, almeno per il momento, tutte quelle occasioni nelle quali potrebbe ritrovarsi a fare i conti con domande scomode

Conferenza, ricevimento e telefonate: perché è saltata l'agenda di Putin
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Niente conferenza di fine anno, congelato il filo diretto con i cittadini russi, nessun ricevimento al Cremlino e in bilico pure il messaggio all’Assemblea federale. Vladimir Putin si appresta a concludere in sordina un 2022 più complicato del previsto rinunciando ad alcuni importanti, tradizionali appuntamenti che avevano contraddistinto la sua presidenza. Se non è un giallo, poco ci manca.

Putin sotto traccia

Per quale motivo un leader come Putin, da sempre a suo agio al centro di eventi mediatici del genere, ha preferito fare un passo indietro? C’è chi ha provato a fornire una risposta plausibile: il presidente russo vuole evitare, almeno per il momento, tutte quelle occasioni nelle quali potrebbe ritrovarsi a fare i conti con argomenti fin troppo sensibili sulla cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Putin vorrebbe evitare di rispondere a domande scomode. Anche perché la maggior parte degli eventi cancellati o rimandati erano soliti tenersi in diretta. Immaginiamo che cosa potrebbe succedere, infatti, nel caso in cui, durante il filo diretto con i cittadini, qualcuno dovesse inchiodare il leader russo di fronte ad alcuni errori, militari e non solo, commessi dal lui e dal suo governo? Al di là dell’imbarazzo del momento, illazioni del genere potrebbero alimentare dissensi o dubbi generali, facendo crollare il gradimento di Putin agli occhi degli elettori.

Appuntamenti cancellati

L’aspetto più curioso è che non sono filtrate spiegazioni ufficiali. Ciò che sappiamo lo dobbiamo alle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "La grande conferenza stampa non avverrà prima della fine dell'anno", ha detto Peskov, facendo tuttavia presente che Putin potrà parlare "come fa regolarmente, anche durante le visite estere". Su tutto il resto è nebbia fitta o quasi. "Vi terremo aggiornati", informano dai piani alti dell’esecutivo russo.

Eppure Putin non è affatto sparito dai radar. Anzi: nell’ultima settimana il capo del Cremlino ha collezionato molteplici apparizioni televisive, anche se sempre circondato da persone fidate. Da persone, cioè, che non lo avrebbero mai potuto mettere in imbarazzo. In ogni caso, resta in programma il discorso alle Cemere riunite – che per altro Putin deve tenere in virtù dei dettami della Costituzione nazionale – ma la data del 27 dicembre resta seriamente in bilico.

Eventi "sicuri"

Certo, organizzare la conferenza stampa annuale o il filo diretto con i cittadini non sarebbe affatto semplice per i collaboratori di Putin. Nella suddetta conferenza stampa annuale, infatti, si accreditano centinaia di giornalisti pronti a tempestare di domande il leader russo. Dato il clima internazionale non sono da escludere domande altamente sgradite e, dunque, il Cremlino potrebbe aver pensato bene di tutelarsi.

Nel frattempo Putin ha preso parte ad eventi considerati "sicuri". Prima l’incontro con le madri dei soldati russi, poi la riunione del Consiglio per il rispetto dei diritti umani, quindi l’appuntamento con gli ufficiali in procinto di ricevere la stella d’oro di Eroe della Russia e, infine, la conferenza stampa a margine di un vertice regionale in Kirghizistan. Da qui al prossimo 31 dicembre, Putin potrebbe incontrare alcuni reporter appositamente filtrati e, molto probabilmente, apparire in tv per il classico messaggio di auguri di fine anno.

Il minimo indispensabile.

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