Cronaca internazionale

Compressa la catena dell'Atlante: così si è scatenato il sisma in Marocco

Il terremoto che ha colpito il Marocco è stato provocato dallo scontro tra placca africana ed europea: ecco cosa significa e cos'è successo alla catena dell'Atlante

Compressa la catena dell'Atlante: così si è scatenato il sisma in Marocco

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La fortissima scossa di terremoto con una magnitudo 6.8 della scala Richter che ha sconvolto il Marocco provocando già centinaia di vittime (il bilancio è ancora provvisorio) ha avuto origine lungo la catena dell'Atlante, la cui estensione è di circa 2.500 chilometri e tocca nazioni quali Marocco, Algeria e Tunisia separando il deserto del Sahara dall'Oceano Atlantico e dal Mar Mediterraneo. Come abbiamo visto sul Giornale.it, l'epicentro del sisma è avvenuto a sud-ovest di Marrakech quasi a ripercorrere quanto accaduto oltre sessant'anni fa.

Cosa è successo all'Atlante

L'area ha una sismicità storica già attestata da molti secoli: il terremoto delle scosse ore è stato causato dalla spinta della placca africana che si è mossa in direzione di quella europea. "È un terremoto che fa parte della sismicità che caratterizza tutti i monti dell'Atlante", ha dichiarato al Corriere il prof. Carlo Meletti, sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso asse" di quanto accadde nel 1960 ad Agadir, Marocco meridionale: circa 15mila vittime dopo aver sprigionato una magnitudo di 5.8, un punto in meno rispetto a quello odierno.

Cos'è la compressione

Nonostante l'Atlante si estenda per migliaia di chilometri, l'area con maggiore sismicità è quella marocchina: subito dopo c'è quella che "guarda" il Mediterraneo. Questa catena montuosa presenta una compressione tra l'area nord e quella sud: questo significa che la placca africana (a sud) interagisce con quella europea (a nord) che ha creato proprio l'Atlante "con un movimento di tipo compressivo", aggiunge l'esperto. Sul proprio sito, l'Ingv spiega che i monti dell’Atlante "sono una ampia zona di deformazione caratterizzata da raccorciamento crostale con direzione circa Nord-Sud".

Pericolosità sismica dell'area

La mappa della pericolosità sismica dell'area fa vedere che, sebbene sia un'area ad alto rischio terremoti, non è "molto elevata rispetto ad un periodo di ritorno di 475 anni. Gli eventi come quello che si è verificato oggi, vale a dire con una magnitudo rilevante, non sono molto frequenti". A parte quanto accaduto ad Agadir, un altro sisma molto forte si registrò l'11 maggio 1624 nell'area di Fes (Marocco) con una magnitudo stimata pari a 6.7, praticamente quasi uguale a quello odierno. Fino a questo momento, tra le numerose repliche, il Centro Sismologico Euro-mediterraneo ne ha registrato uno dalla magnitudo di 4.8.

Il movimento tellurico è stato così forte da essere avvertito distintamente anche nel Sud di Spagna e Portogallo tant'é che i numeri di emergenza dell'Andalusia hanno ricevuto tantissime chiamate dai cittadini preoccupati delle città di Siviglia, Malaga, Marbella e Cordoba subito dopo la mezzanotte.

catena dell'Atlante

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