Cronaca internazionale

Al via il rilascio dell'acqua di Fukushima: "Atto egoista"

L’Aiea conferma la sicurezza delle operazioni: “Trizio molto inferiore ai limiti”. Ira Pechino: annunciato lo stop totale delle importazioni di prodotti ittici

Al via il rilascio dell'acqua di Fukushima: "Atto egoista"

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Sono iniziate le operazioni di rilascio delle acque reflue radioattive dell'impianto nucleare di Fukushima sottoposte a trattamento nell'Oceano Pacifico. Nonostante le polemiche e le tensioni a livello internazionale, il Giappone ha confermato il via al progetto che dovrebbe durare decenni, forte dell’ok degli esperti dell’Aiea. La concentrazione del trizio nell'acqua radioattiva di Fukushima rilasciata è "ben al di sotto" dei limiti di pericolosità, la conferma dell’organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite. In una nota è stato ribadito che “l’analisi condotta indipendentemente sul posto ha confermato" che la concentrazione del trizio radioattivo era "ben al di sotto del limite operativo di 1.500 becquerel (Bq) per litro".

Per spiegare il progetto e le misure di sicurezza associate, il governo nipponico ha deciso di promuovere varie iniziative pubbliche e sessioni informative – sia in Giappone che all’estero – oltre a pubblicare video in lingua inglese su Youtube. Azioni necessarie, considerando la preoccupazione per le possibili ripercussioni sulla salute: secondo un sondaggio dell’agenzia Kyodo, l’81,9 per cento degli intervistati considera gli sforzi dell’esecutivo insufficienti, mentre l’88,1 per cento è preoccupato per il potenziale danno economico derivante dal riversamento dell’acqua di Fukushima nell’oceano.

Il progetto di Tokyo ha scatenato la veemente reazione della Cina. Il ministro degli Esteri di Pechino ha definito il rilascio delle acque reflue radioattive di Fukushima nel Pacifico come “un atto estremamente egoista e irresponsabile in spregio all’interesse pubblico globale”. Come anticipato nella giornata di mercoledì, il governo ha reso noto che adotterà ogni misura necessaria per salvaguardare la sicurezza alimentare e la salute della popolazione. Da qui la decisione di sospendere le importazioni di prodotti ittici dal Giappone. Le proteste non si sono placate nemmeno al di fuori della Cina, l’ultima rimostranza è stata registrata a Seul, in Corea del Sud. Più di dieci persone sono state arrestate mentre provavano ad entrare nell’ambasciata giapponese.

Oltre a quello dell'Aiea, il Giappone può fare affidamento sul sostegno degli Stati Uniti. L'ambasciatore degli Stati Uniti a Tokyo, Rahm Emanuel, visiterà la cittadina costiera giapponese di Soma, nella prefettura di Fukushima, il prossimo 31 agosto. Secondo quanto anticipato dalla stampa locale, il diplomatico a stelle e strisce mangerà pesce pescato nelle acque locali per testimoniare l'appoggio di Washington. Intervistato da Kyodo, l'ambasciatore ha evidenziato che si tratta di una "dimostrazione fisica di sostegno e l'espressione della fiducia nel processo che il Giappone ha perseguito metodicamente".

Rahm Emanuel ha inoltre definito il progetto nipponico "del tutto trasparente, scientifico e riconosciuto a livello internazionale".

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