Cronaca internazionale

Iran, polizia "morale" in strada per fermare le donne senza velo

In Iran ristabiliti i pattugliamenti per sanzionare le donne che, sempre più numerose, non portano il velo islamico nei luoghi pubblici

Iran, polizia "morale" in strada per fermare le donne senza velo

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Non è cambiato nulla in Iran, nonostante mesi e mesi di proteste. La polizia torna a pattugliare le strade per individuare e punire le donne che non indossano l’hijab. La notizia, comunicata dalla tv di Stato, è stata data dal portavoce della polizia, Saeed Montazermahdi. Queste particolari pattuglie, istituite dopo la Rivoluzione islamica di Khomeyni del 1979, erano scomparse dalle strade dopo la morte di Mahsa Amini, avvenuta mentre la giovane 22enne era tenuta in custodia dalla polizia dopo il suo arresto avvenuto nel settembre 2022. Quella morte aveva scatenato proteste enormi in Iran, attirando l'attenzione dei media di tutto il mondo. Ma la morsa del regime è tornata a stringersi sulla popolazione. "Coloro che non rispettano le regole saranno perseguiti dalla magistratura", ha tenuto a precisare Montazermahdi.

Le manifestazioni di protesta contro il regime di Teheran si sono via via ridotte, col passare dei mesi, ma non per il venir meno del desiderio di lottare da parte degli iraniani. La durissima repressione ha stremato la popolazione: si parla di quasi ventimila persone sbattute in carcere, senza troppi giri di parole e figuriamoci quali diritti di difesa, per non dire degli oltre cinquecento manifestanti morti in piazza. Una vera e propria carneficina. Nonostante questo fiume di sangue molte donne hanno continuato a protestare, in silenzio, camminando per strada senza velo sulla testa. Una sfida insopportabile per il regime, che ora si vendica rimettendo indietro le lancette della storia.

Un'attrice, Azadeh Samadi, ha subito l'oscuramento dai social network. Il motivo? Si era presentata al funerale di un regista con in testa un cappellino da baseball (quindi, a ben vedere, con il capo coperto, anche se non dal velo). Arrestata, insieme alla collega Leila Bloukat, la donna in tribunale è stata definita "affetta da disturbo di personalità anti-sociale".

E pensare che lo scorso dicembre, nel pieno delle proteste, era circolata la notizia secondo cui la "Polizia morale" sarebbe stata presto abolita.

Invece, in piena estate, torna a funzionare come e più di prima.

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