Cronaca internazionale

Un anno in ospedale per aver mangiato del pesto, il dramma di una donna brasiliana

Nonostante i miglioramenti e oltre un anno di cure e riabilitazione in un ospedale di Brasilia, la donna è ancora costretta a utilizzare un deambulatore per potersi spostare autonomamente

Un anno in ospedale per aver mangiato del pesto, il dramma della 47enne

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Un anno in ospedale per aver mangiato del pesto, il dramma della 47enne

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Ricoverata in ospedale a Brasilia (Brasile) per ben oltre un anno semplicemente a causa del fatto di aver consumato del pesto acquistato in un negozio: la rara e gravissima malattia sviluppata dopo l'ingerimento della salsa l'ha costretta a subire cure costanti e una complessa fase di riabilitazione.

Protagonista della vicenda è Doralice Carneiro Sobreira Goes, una dipendente pubblica brasiliana di 47 anni. La donna ha raccontato dio aver acquistato il barattolo con il prodotto incriminato il 31 dicembre 2021, e di averlo consumato qualche settimana più avanti, alla fine di gennaio 2022."Il pesto non aveva una data di scadenza, e in negozio non mi sono state fornite informazioni relative alle modalità di conservazione, ma ero una cliente abituale", dichiara la 47enne a Jam Press. "Ho lasciato il mercato e ho tenuto la salsa nella dispensa finché non l’ho usata", ricorda la donna. Il condimento sembrava in perfette condizioni di conservazione, essendo rimasto "inalterato nell'aspetto, colore, profumo e sapore". Verificato lo stato di apparente buona conservazione del prodotto, Doralice decide di assaggiarlo e resta soddisfatta: "Era delizioso". Ma qualcosa va storto nelle ore successive all'ingerimento del pesto. "Ho dormito per 11 ore di fila, il mio corpo non si sentiva bene, il mio respiro era peggiorato e la mia lingua sembrava formicolare".

Tutti segnali preoccupanti, che spingono la donna a recarsi in ospedale. "Ho guidato per 20 chilometri, ho parcheggiato la macchina e poi il mio corpo ha smesso di funzionare", ricorda. Una sorta di allarmante paralisi, quindi. La 47enne non si perde d'animo e riesce a trascinarsi fuori dall'auto, accasciandosi a terra. "È stato allora che ho visto un dipendente con una sedia a rotelle, così ho gridato": finalmente qualcuno la aiuta e la conduce al pronto soccorso.

La donna, che riesce a muovere solo due dita dei piedi, sembra quasi interamente paralizzata e viene sottoposta a una tac. La diagnosi è drammatica: si trattava infatti di botulismo, una malattia molto rara causata da una tossina che attacca il sistema nervoso del corpo causando difficoltà respiratorie, paralisi muscolare e anche morte. I medici prescrivono un farmaco anti-botulino, che la donna assume entro 48 ore dalla possibile intossicazione.

Dopo aver preso il farmaco, Doralice riesce di nuovo a muovere anche altre parti del corpo e ad articolare delle piccole frasi. "Mi è stata anche prescritta della fisioterapia per rafforzare i muscoli del mio corpo", spiega la 47enne. La causa di quella terribile malattia, secondo i medici, era da imputare all'ingerimento del pesto. "Era una delle poche cose che avevo mangiato di recente, era artigianale", prosegue la donna,"il batterio doveva essersi formato lì".

Pur avendo riscontrato degli immediati miglioramenti, tuttavia, è stato necessario per lei restare in un lettino d'ospedale a Brasilia per oltre un anno. Tra l'applicazione di ventose, elettrostimolazione, compressioni a secco e fisioterapia polmonare, la povera donna è andata avanti mesi con la fase di riabilitazione. È stata dimessa dall'ospedale solo di recente, ma le difficoltà sono ancora enormi. "Respiro senza aiuto da nove mesi, il che è un buon segno", spiega, precisando di essere ora in grado di andare in bagno da sola e di riuscire ad alimentarsi in modo autonomo."Ho bisogno dell'aiuto di un deambulatore per spostarmi, ma è ancora difficile", conclude.

Il Dipartimento di Sorveglianza Sanitaria ha ispezionato il negozio e aperto le indagini, anche se per il momento non è stata intrapresa alcuna azione legale nei confronti del proprietario.

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