Cronaca internazionale

Orrore negli Usa. "Tua figlia è posseduta", donna uccide la bimba di 3 anni in un esorcismo

La piccola Arely Naomi Proctor è stata torturata e uccisa nel corso dell'esorcismo a cui sua madre, Claudia Hernandez-Santos, aveva deciso di sottoporla. Il caso che ha scioccato gli Stati Uniti

Foto San Jose Police Department
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Orrore negli Usa. "Tua figlia è posseduta", donna uccide la bimba di 3 anni in un esorcismo

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Un'autentica storia dell'orrore quella che ha visto come protagoniste Claudia Hernandez-Santos e sua figlia Arely Naomi Proctor, una bambina di soli 3 anni. Convinta del fatto che la piccola fosse posseduta dal demonio, la 25enne ha deciso di sottoporla a un rituale di purificazione, conclusosi con la drammatica morte della bimba. Una notizia agghiacciante che ha sconvolto gli Stati Uniti.

La terrificante vicenda

Secondo quanto riferito dalla stampa estera, il caso risale al 24 settembre del 2021. I soccorsi trovarono la piccola Arely Naomi Proctor priva di vita all'interno della chiesa Iglesia Apostoles y Profetas, sita nel centro della cittadina di San Jose (California). Per la bambina non fu possibile fare nulla. Stando a quanto dichiarato dalle autorità locali, il corpo della minore era letteralmente ricoperto di ferite.

Terrificante il resoconto di quanto accaduto alla piccola Arely. La bambina era stata sottoposta a esorcismo, eseguito su di lei dalla madre, dallo zio e dal nonno. In tre, in preda ad un furioso fanatismo, si erano accaniti su di lei, convinti di dover cacciare un demone. Dopo averla afferrata per il collo, avrebbero dunque infierito fino a provocare la sua morte. Il corpo senza vita della bambina, deceduta dopo la lunga tortura, era stato poi abbandonato sul pavimento della chiesa, come riferito dal vice procuratore distrettuale della contea di Santa Clara, Rebekah Wise.

A finire in manette, dunque, la madre della piccola, la 25enne Claudia Hernandez-Santos; lo zio di 20 anni René 'Aron' Hernandez Santos e il nonno, il 60enne René Trigueros Hernandez, che svolgeva il ruolo di pastore. I tre sono stati catturati alcuni mesi dopo aver commesso l'omicidio.

Straziante il racconto del martirio a cui è stata sottoposta la bambina. "Mentre l'aggressione era in corso, Arely ha lottato per sfuggire ai suoi carnefici. La vittima ha ripetutamente detto 'No!'", è quanto si legge nel documento prodotto dal vice procuratore Wise, come riportato dal New York Post. Guardando sua madre, la bambina avrebbe addirittura detto:"Ti voglio bene", ma questo non sarebbe servito a placare la furia della donna.

Il processo

Tutti e tre gli adulti coinvolti si sono dichiarati non colpevoli. Interrogata dagli inquirenti, Claudia Hernandez-Santos ha spiegato che la notte precedente l'omicidio Arely si era svegliata e piangeva molto."Sembrava diversa", ha raccontato la donna. "I suoi occhi erano diversi. Sembravano vuoti, non era lei". Da qui la convinzione che la figlia fosse posseduta. La 25enne aveva addirittura provato ad infilare le dita nella bocca della bambina per indurle il vomito, ma la piccola aveva risposto mordendola. Sicura che ospitasse un demone nel suo corpo, la donna l'aveva allora portata in chiesa, intorno alle 7.00 del mattino, per il rituale di esorcismo. Madre, zio e nonno avrebbero quindi tenuto Arely sospesa sopra il pavimento, per cominciare con quelle che sono risultate a tutti gli effetti delle torture. "Dio mi ha fatto capire che Arely non sarebbe più tornata", ha dichiarato la donna.

Secondo il medico legale, la piccola è morta per asfissia meccanica e soffocamento. Orribile la descrizione del corpo. Il medico ha parlato di gonfiore al cervello, sangue nei polmoni, lesioni al collo e ferite all'interno della bocca. Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, è stata proprio la 25enne a contattare la polizia, dicendo che la bimba se n'era andata e che Dio, giorni prima, le aveva parlato, annunciandole la prematura scomparsa della figlia.

Claudia Hernandez-Santos è stata arrestata lo scorso gennaio 2022 per abuso su minori. Il giudice dovrà esprimersi sul caso il prossimo 10 maggio, quando dovrà stabilire se sussistono prove sufficienti per condannare sia la donna che i due uomini coinvoti.

I tre sono ad oggi detenuti senza cauzione nel carcere della contea.

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