Cronaca internazionale

Mucche troppo rumorose e fattorie puzzolenti: boom di denunce in Francia

Il rumore di galline e vacche, ma non solo: tribunali transalpini intasati dalle cause “contadine”. L’Assemblea nazionale discuterà una proposta di legge per proteggere chi lavora

Mucche troppo rumorose e fattorie puzzolenti: boom di denunce in Francia

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Una grande piaga affligge i tribunali della Francia: le denunce dei neo-rurali contro contadini e allevatori. Secondo i dati resi noti dal sindacato degli agricoltori FNSEA, attualmente sono in corso 480 cause di ogni tipo: tra le motivazioni più comuni, le mucche muggiscono troppo forte, il rumore delle galline all’alba o delle mietitrebbie e l’odore troppo forte degli animali. Un fenomeno in aumento esponenziale dal 2020 in poi: complice la pandemia da Covid-19, sempre più francesi hanno deciso di trasferirsi in campagna per allontanarsi dal caos e abbracciare vita sana e aria fresca. Ma non è tutto rose e fiori.

Uno dei tanti esempi è stato riportato da France Bleu: nel 2022, un allevatore di mucche di Saint-Aubin-en-Bray (Oise) è stato condannato a risarcire 110 mila euro di danni a resi residenti locali che da dieci anni si lamentavano del rumore e dell’odore proveniente dalla sua fattoria. Un caso che scatenò parecchie polemiche, con tanto di manifestazioni e cortei a sostegno dell’agricoltore. Altro tema di discussione è l’utilizzo di pesticidi in prossimità delle abitazioni: a Vetheuil (Val d’Oise) da cinque anni va avanti uno scontro che vede coinvolti un contadino e un suo vicino di casa, preoccupato per l’utilizzo di agrofarmaci.

Ma la politica è al lavoro per salvaguardare i contadini: l’Assemblea nazionale francese discuterà un disegno di legge che si pone l’obiettivo di proteggere le attività agricole e così alleggerire il carico dei tribunali. Con questo nuovo provvedimento presentato dal ministero della Giustizia, si mira a ridurre drasticamente le possibilità di denuncia da parte dei neorurali.“C’è un aumento delle controversie nelle zone rurali e per questo è necessario ricordare le regole del gioco”, la sottolineatura dell’avvocato Timothée Dufour ai microfoni di RMC: “Si tratta di proteggere le attività preesistente all’arrivo dei ricorrenti”.

“Coloro che vengono a stabilirsi nelle zone rurali non possono pretendere che i contadini, che sono lavoratori che ci danno da mangiare, cambino il loro modo di vivere”, il monito del ministro Eric-Dupond Moretti. Contadini e allevatori saranno dunque tutelati all’interno dei loro confini, a prescindere dalle lamentele dei vicini infastiditi da rumori e odori. L’indirizzo è chiaro: sempre nel rispetto delle norme vigenti, gli agricoltori hanno il diritto di continuare a lavorare e, volendo, di rinnovare le infrastrutture.

Sta dunque per terminare l'epoca del vicino capriccioso, che immaginava la campagna solo come silenzio, relax e cibo chilometro zero.

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