Cronaca internazionale

Overdose di viagra a casa del prete. Orgia gay finisce male

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Sosnowiec presentata dal vescovo mons. Grzegorz Kaszak dopo lo scandalo

Overdose di viagra a casa del prete. Orgia gay finisce male

Ascolta ora: "Overdose di viagra a casa del prete. Orgia gay finisce male"

Overdose di viagra a casa del prete. Orgia gay finisce male

00:00 / 00:00
100 %

Scandalo nella diocesi di Sosnowiec, in Polonia. Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale presentata dal vescovo mons. Grzegorz Kaszak in seguito allo scandalo orgia gay che ha coinvolto un prete della parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, è emersa la verità: il mese scorso è stato organizzato un festino omosessuale a casa di un sacerdote, Tomasz Zmarzly. Un appuntamento hard finito male: secondo quanto ricostruito dai media polacchi, un amico del religioso ha perso i sensi dopo aver preso diverse pillole di un farmaco simile al viagra.

Secondo quanto ricostruito dai cronisti di Gazeta Wyborcza, il sacerdote Zmarzly avrebbe rifiutato di fare entrare i sanitari nella sua abitazione dopo che un gigolò, tra gli invitati all'orgia gay, li aveva avvisati perché temeva per le sue condizioni. Sul posto è arrivata anche la polizia e gli agenti hanno fatto irruzione con la forza. Ormai privo di sensi e in condizioni piuttosto gravi, l’uomo in overdose di viagra è stato trasportato d'urgenza in ospedale.

Waldemar Łubniewski, portavoce della procura distrettuale di Sosnowiec, ha affermato che l'indagine si è concentrata sulla "mancata assistenza a una persona in una situazione che rappresenta una minaccia immediata di perdita della vita o di gravi danni alla salute". La diocesi ha ampiamente confermato quanto riferito dai media, affermando che una commissione investigativa esterna ha concluso che il religioso coinvolto ha commesso "una violazione molto grave delle norme morali", nonché dei suoi obblighi come un prete.

Il vescovo Grzegorz Kaszak, 59 anni, ha dapprima detto di aver nominato una commissione "per spiegare urgentemente le circostanze della situazione". In un secondo momento ha scritto una lettera ai sacerdoti dicendosi pronto ad "accettare le conseguenze" dello scandalo: “Nella diocesi di Sosnowiec non c'è consenso al male morale”. Mons. Kaszak ha proseguito:“I recenti eventi a Dabrowa Gornicza ci hanno riempito di grande dolore, vergogna e rabbia per quanto accaduto lì. Non sappiamo tutto esattamente, la procura sta indagando sul caso per violazioni del diritto civile, mentre la nostra commissione sta indagando sul caso per violazioni del diritto divino e canonico. Mentre scrivo queste parole, il lavoro è ancora in corso, quindi è difficile commentare cosa sia successo esattamente. Etichettare tutti i sacerdoti di Dabrowa Gornicza è sbagliato. Qualsiasi generalizzazione a questo riguardo è ingiusta”. Come confermato da Tvn24, una volta accettate le dimissioni dal pontefice, Mons.

Adrian Galbas di Katowice è stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Sosnowiec.

Commenti