Cronaca internazionale

“Ma quale antisemitismo…”: imam di Parigi nella bufera

L’imam della Grande Moschea di Parigi, Abdelali Mamoun, ha minimizzato i centinaia di atti contro gli ebrei registrati in Francia dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre

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Si moltiplicano gli atti antisemiti in giro per il mondo, in Francia sono stati registrati oltre 1.500 attacchi – dati ministero dall’Interno – dallo scorso 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas contro Israele. Oltralpe, nelle ultime ore, è scoppiata la bufera sull’imam della Grande Moschea di Parigi, Abdelali Mamoun. Intervistato da RMC, ha di fatto messo in discussione il boom di atti contro gli ebrei: “Dove sono questi 1.200 atti antisemiti che ci sono stati in Francia? Vorrei che venissero rivelati, così da poter essere veramente uniti e sensibili a questo tema”. In altri termini, Mamoun ha chiesto “elementi concreti”, sfidando apertamente la narrazione delle autorità.

"Non dico che questi dati siano falsi, ma non vengono svelati, non sono circostanziati... Avrei voluto che dicessero che tale sinagoga o tale cimitero è stato profanato, che tale individuo di confessione ebraica è stato aggredito o ha subito minacce", ha aggiunto l'imam. Parole che hanno scatenato un putiferio. In un comunicato stampa, il rettore della Grande Moschea parigina, Chems-eddin Hafiz, ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Mamoun: "In seguito al programma radiofonico ho parlato con Abdelali Mamoun. Quest'ultimo ha espresso il rammarico di essere stato molto confuso. Mi ha detto che non intendeva in alcun modo rimettere in discussione i dati allarmanti di questi atti antisemiti". Il rettore ha ribadito che la Grande Moschea “deplora fortemente l’aumento di atti antisemiti”.

“Questa mattina, un ospite di RMC ha fatto insinuazioni molto scioccanti che condanno totalmente. Ringrazio la Grande Moschea di Parigi per i chiarimenti forniti e per essersi opposta alla minimizzazione dell’antisemitismo che colpisce la Francia”, la rabbia ministro dell'Interno, Gérald Darmanin. Ma non è tutto. Un altro imam, Hassen Chalghoumi, ha reso noto che anche la Conferenza degli imam transalpini ha condannato l’accaduto: “Questo tipo di discorsi non solo sono pericolosi ma incitano anche all'odio verso la comunità ebraica che è vittima di commenti e atti antisemiti”. Il Concistoro Centrale Ebraico di Francia ha condannato i commenti “scandalosi e inaccettabili”.

Gli ultimi dati aggiornati sugli atti antisemiti in Francia sono a dir poco preoccupanti: dall’inizio dell’anno sono stati annotati 1.762 atti antisemiti, 564 atti anticristiani, 131 atti antimusulmani. Metà degli episodi consiste in scritte, manifesti e striscioni, mentre il 22 per cento dei casi riguarda minacce e insulti.

Poi apologia del terrorismo (10%), oltraggio ai beni degli ebrei (8%), comportamenti sospetti (6%), aggressioni fisiche (2%) e danneggiamenti contro i luoghi della comunità ebraica (2%).

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