Guerra in Ucraina

"Pubblicava fake news": cinque anni di carcere al giornalista russo

Nel 2022 l'uomo ha scritto un articolo su 11 soldati della guardia nazionale che si sono rifiutati di andare a combattere in Ucraina

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Nella Russia in guerra, la stampa è finita nel mirino. Le forze armate sono un argomento tabù, anche perché ogni critica è ovviamente additata come notizia falsa e disinformazione. È una situazione che ricorda molto la censura militare dell'Ottocento e non colpisce solo i grandi media. Persino le riviste delle piccole repubbliche federative siberiane devono stare sul chi va la.

È di giovedì 7 settembre la notizia della condanna di Mikhail Afanasyev, giornalista e caporedattore di Novy Fokus, una testata locale della Chakassia. L’uomo è detenuto dall’aprile del 2022, per aver scritto un articolo sul licenziamento di 11 agenti della Rosgvardia che si sono rifiutati di andare a combattere in Ucraina. Il tribunale di Abakan, la capitale della regione, lo ha giudicato colpevole di aver consapevolmente diffuso una notizia falsa. La notizia è riportata dal giornale nazionale russo Kommersat, che cita il leader del partito europeista e liberista Jabloko. L’accusa aveva inizialmente chiesto 6 anni. Una volta rilasciato, Afanasyev non potrà pubblicare articoli per altri due anni e mezzo.

Questa condanna ha un sapore tutto politico: tra l’8 e il 10 settembre si terrà la votazione per il governatore regionale in una delle pochissime vere competizioni elettorali del Paese. Il candidato del partito del presidente Vladimir Putin non è il favorito e le autorità si stanno già muovendo per invalidare le elezioni.

La situazione è grottesca, figlia della stretta dello Zar che soffoca sempre di più le libertà dei suoi cittadini. Curiosamente, anche un articolo del giornale online 19rusinfo riporta una vicenda simile, sperticandosi in lodi sul coraggio delle generazioni passate di chakassiani e bollando l'accaduto solo come un incidente di percorso che non si ripeterà. Il link alla notizia è stato condiviso il 14 aprile 2022 dal Novy Fokus sulla sua pagina di Vkontake, un social russo. L’autore del post chiede agli utenti una valutazione oggettiva dell’articolo pubblicato da 19rusinfo, sottolineando come “lì il caporedattore sa cambiarsi le scarpe in modo intelligente”.

È da marzo 2022 che la Russia ha rafforzato il controllo sui media indipendenti. Una settimana dopo l’inizio della guerra, la Duma ha approvato una serie di modifiche al Codice penale per limitare la diffusione di “fake news” sull’esercito di Mosca.

Il provvedimento è stato esteso anche alla Rosgvardia con un emendamento entrato in vigore il 5 aprile 2022, il giorno successivo alla pubblicazione dell’articolo di Afanasyev.

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