Cronaca internazionale

"Paghi 122 mila dollari". E Trump vince la causa contro Stormy Daniels

Daniels dichiarò pubblicamente di essere stata minacciata da un uomo in un parcheggio di Las Vegas nel 2011: citò in giudizio Trump dopo che quest'ultimo liquidò la vicenda come una "truffa totale"

"Paghi 122 mila dollari". E Trump vince la causa contro Stormy Daniels

122 mila. Dollaro più, dollaro meno. È l'ammontare delle spese legali che la l'ex pornodiva 44enne Stephanie A. Gregory Clifford - conosciuta con il nome d'arte di Stormy Daniels - dovrà versare all'ex presidente Donald Trump. Nel 2018, la causa per diffamazione intentata dalla pornostar fu respinta in primo grado dal giudice distrettuale S. James Omero. Nelle scorse ore, proprio mentre l'ex presidente si è presentato presso il tribunale di Manhattan dichiarandosi non colpevole di 34 capi d'accusa, un tribunale californiano ha confermato in appello la decisione di Omero, condannando Daniels al pagamento delle spese legali.

Danieles sostiene di aver avuto una relazione con Trump nel 2006 e di essere stata pagata 130 dollari in cambio del suo silenzio, pochi giorni prima delle elezioni presidenziali del 2016. Il pagamento sarebbe avvenuto tramite l'ex avvocato ed ex faccendiere del tycoon, Michael Cohen, che avrebbe anticipato la spesa, per poi essere successivamente rimborsato dal magnate una volta vinte le elezioni.

Trump non diffamò l'ex pornodiva

Nel 2018 Stormy Daniels dichiarò pubblicamente di essere stata minacciata da un uomo in un parcheggio di Las Vegas nel 2011 dopo che l'ex pornodiva aveva deciso di collaborare con una rivista, rivelando la sua relazione con Trump risalente al 2006. Su Twitter, il magnate bollò la vicenda come una "truffa totale" e accusò Daniels di aver parlato di un "uomo inesistente" e di essersi di fatto inventata tutto.

Su quel tweet Daniels intentò la sua causa legale, che fu tuttavia respinta in primo grado nel 2018: "La corte d'accordo con la tesi di Trump, perché il suo tweet rappresenta una 'iperbole' normalmente associata con la politica. Il Primo Emendamento protegge questo tipo di dichiarazione retorica". La decisione è stata così confermata anche in secondo grado, condannando l'ex pornodiva al pagamento delle spese legali. La nona corte d'appello degli Stati Uniti ha infatti stabilito che gli avvocati di Trump "hanno ragionevolmente speso" più di 183 ore in appello, pur negando una richiesta di ulteriori 5.150 dollari per spese varie.

Il commento dell'ex pornodiva

In realtà, i 122 mila dollari corrisponderebbero solamente a una parte delle spese legali che Daniels dovrà rimborsare a Donald Trump. Secondo l'avvocato Harmeet Dillon, infatti, la pornostar dovrà versare in tutto 600 mila dollari al tycoon. Una cifra che include i 300 mila dollari che Daniels era già stata condannata a pagare in precedenza. Furiosa la reazione della diretta interessata: "Andrò in prigione prima di pagare un centesimo". Come ricostruito dal Giornale.it, Daniels e Trump si conobbero il 13 luglio 2006. Quel giorno l'allora 27enne Daniels lavorava presso il Lake Tahoe, nota località turistica tra il Nevada e la California, per pubblicizzare l’American Century Celebrity Golf Championship, il celebre torneo di golf a cui ogni anno dal 1990 partecipano i Vip americani.

Il compito dell’attrice era quello di accogliere gli ospiti e le celebrità in gara. Tra questi c'era appunto Donald Trump. Dopo un invito a cena, quella sera i due avrebbero avuto un rapporto sessuale - sempre negato dal tycoon - con la promessa che The Donald avrebbe trovato alla pornodiva un ruolo in tv.

Questa è perlomeno la versione di Stormy Daniels, che nel 2018 ha pubblicato l'autobiografia Full Disclosure, nel quale raccontò nel dettaglio il suo controverso rapporto con il magnate.

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