Cronaca internazionale

"Li sentivo scalciare e nitrire". Orrore all'ippodromo di New York: incendio fa strage di cavalli

L'incendio avrebbe origine dolosa ed è stato arrestato il presunto piromane. Trenta cavalli sono morti tra le fiamme

Strage di cavalli a New Yok. Il proprietario dell'ippodromo: "Li ho sentiti scalciare e nitrire"

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Strage di cavalli a New Yok. Il proprietario dell'ippodromo: "Li ho sentiti scalciare e nitrire"

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La cattiveria degli esseri umani, a volte, non conosce limite e spesso finisce per coinvolgere essere indifesi come gli animali, sui quali ci si accanisce senza pietà. A Nichols, città dello Stato di New York, un incendio che si presume abbia origine dolosa, ha portato alla morte di 30 cavalli da corsa, non risparmiandone neanche uno di tutti quelli che si trovavano nelle stalle andate a fuoco. La tragedia è avvenuta giovedì scorso e ha gettato nello sconforto i proprietari dell’ippodromo “Tioga Downs Casino Resort", dato che quei cavalli rappresentavano la loro ragione di vita.

Poche ore dopo il fatto, è stato arrestato il presunto responsabile dell’incendio, Body H. Fenton, ragazzo di 32 anni e originario della Pennsylvania e al momento non è ancora emerso il movente che l’avrebbe spinto a compiere il gesto criminale e crudele. Nessuna delle persone che lavora al Tioga Downs ha ammesso di conoscerlo.

Come riporta il Corriere della Sera, i proprietari della struttura, il 68enne Edgar Clarke e sua moglie Cheri, sono arrivati alle stalle intorno alle 6:15 per dare il buongiorno ai loro cavalli e allenarsi insieme a loro. Mentre la loro macchina si avvicinava, hanno visto le fiamme e si sono precipitati verso i diversi ingressi dell’edificio per cercare di salvare gli animali. Per domare l'incendio che divampava, Clarke ha brandito un estintore il cui uso non è stato sufficiente per spegnere le fiamme. Per il forte amore che nutriva nei confronti dei suoi cavalli, il 68enne è entrato nei box per cercare di liberarli ma, oltre a non essere riuscito nell’impresa, ha anche riportato ustioni di secondo grado sul viso. Durante il suo ricovero in ospedale, Clarke ha raccontato: “Ho sentito i cavalli scalciare e nitrire. Non potevamo fare nulla per aiutarli”.

Oltre al dramma dei proprietari, c’è anche quello di una coppia britannica composta da Kayla e Lee Morris, che un paio di anni fa hanno lasciato il Regno Unito per trasferirsi negli Stati Uniti e dedicarsi alla loro più grande passione: i cavalli da corsa. Quando i due coniugi inglesi hanno saputo dell’incendio, si sono precipitati in pigiama all’ippodromo per cercare di mettere in salvo i loro 12 destrieri che regolarmente addestravano: “Abbiamo provato ad entrare, ma non potevamo perché il fuoco era già insostenibile. Siamo rimasti seduti per quattro ore davanti alle fiamme, sperando che almeno uno dei nostri cavalli riuscisse a scappare”. Il più piccolo dei loro cavalli si chiamava Sandy Cheeks e aveva compiuto due anni da poco tempo.

Le fiamme hanno distrutto gran parte del Tioga Downs. Oggi è un luogo spettrale che manca della vita e dell'entusiasmo che solitamente i cavalli trasmettono a coloro che li amano.

Edgar Clarke ha detto di non avere il coraggio di tornare all’ippodromo perché gli farebbe troppo male vedere cosa è rimasto.

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