Cronaca internazionale

Strage al teatro: 150 morti. "Guerra Isis agli anti Islam"

Salgono le vittime. Rivendicazione con foto dello Stato islamico. Mosca: "Legami con Kiev". La condanna (e i timori) di Ue e Usa

Strage al teatro: 150 morti. "Guerra Isis agli anti Islam"

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Quello che filtra rispetto a quanto accade in Russia va sempre soppesato, filtrato e depurato di quel mix di menzogne e propaganda che non manca mai ma, ora dopo ora, emergono dettagli e particolari sull`attentato al Crocus City Hall di Mosca e le concitate ore successive. Una strage, in cui si contano al momento almeno 143 morti ma il bilancio è destinato a peggiorare ulteriormente. I soccorritori hanno spento l`incendio solo ieri sera e stanno scavando senza sosta sotto la macerie con la certezza che troveranno ulteriori vittime.

Abbastanza chiara la dinamica. I quattro terroristi armati hanno attaccato contemporaneamente l`auditorium e il foyer, entrando indisturbati nel teatro tutto esaurito, 6mila gli spettatori presenti, sparando sulle persone prima incendiarlo. Subito è scattata la caccia all`uomo e in mattinata sono arrivati i primi arresti. I quattro del commando, ma anche presunti fiancheggiatori, 11 in totale i fermati. I servizi speciali russi avevano l`ordine di «prendere vivi i bastardi» e così è stato, in particolare i 4 fuggiti a bordo di una Renault e fermati nella regione di Bryansk, a pochi chilometri dal confine bielorusso. Hanno sparato alle ruote, bloccando due persone, mentre altre due sono fuggiti a piedi nella foresta prima di essere rintracciati. Sui social sono stati pubblicati video inquietanti. In uno, si vede uno dei fermati, immobilizzato a terra, a cui tagliano un orecchio, cercano di farglielo mangiare e lo minacciano di tagliargli anche l`altro se non confessa. In un`altra immagine si vede la presunta mente dell`attacco, Muhammad Faizov, a terra privo di sensi con un occhio quasi fuori dall`orbita. Lui è in ospedale, gli altri sono tutti stati portati a Mosca in attesa degli interrogatori ufficiali o presunti tali.

Se Mosca, come prevedibile, punta il dito contro Kiev, l`Isis rivendica nuovamente l`attentato pubblicando la foto del commando e dei loro passaporti per dimostrare la credibilità di quanto detto. «È guerra furiosa tra lo Stato islamico e i Paesi che combattono l`Islam, l`attacco è stato compiuto da quattro nostri combattenti», recita il comunicato diffuso. Una rivendicazione considerata credibile, sia perché i miliziani indossavano nella foto gli stessi vestiti che avevano durante l`arresto, sia perché la Russia era stata avvertita giorni dell`alto rischio di possibili attentati, in particolare dagli stati Uniti. Le agenzie di intelligence americane, avevano raccolto e condiviso informazioni secondo cui l`Isis stava pianificando un attacco a Mosca. Ma Putin aveva replicato con sdegno parlando di provocazioni. «Gli Stati Uniti condannano fermamente il mortale attacco terroristico di ieri a Mosca», ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken mentre la Casa Bianca ha fatto sapere che Biden non ha intenzione di chiamare Putin.

Nonostante l`alta tensione nei confronti di Mosca per la guerra in Ucraina, dall`Occidente è arrivata una condanna unanime all`attacco. A parte quella bizzarra da parte di Hamas, tutti gli Stati europei hanno espresso solidarietà. Un portavoce della Nato dice che «nulla può giustificare un crimine così odioso. Le nostre più sincere condoglianze alle vittime e alle loro famiglie». La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen esprime «forte condanna, il mio pensiero in questo difficile momento va alle vittime e alle loro famiglie». Ma le parole del premier polacco Donald Tusk racchiudono al meglio il senso dell`Occidente verso la strage di Mosca: «Auspichiamo che questa terribile tragedia non diventi un pretesto per una escalation di violenza e aggressione». Il rischio che questo terrore si aggiunga a quello sul campo da due anni e che possa moltiplicarsi ancora, fa paura.

In questo, l`Isis o chi per esso, ha centrato l`obiettivo.

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