Cronaca internazionale

La fuga, poi il bimbo ucciso: i punti oscuri nella storia dell'aristocratica inglese

Le ricerche del figlio di Constance Marten, l’aristocratica fuggita e poi ritrovata da Scotland Yard, sono terminate nel peggiore dei modi

La fuga, poi il bimbo ucciso: i punti oscuri nella storia dell'aristocratica inglese
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Il neonato di circa due mesi che Constance Marten avrebbe dato alla luce durante la sua fuga con il compagno, il pregiudicato Mark Gordon, è stato ritrovato morto in un bosco. Ancora non sono state spiegate le cause della morte. I genitori sono accusati di grave negligenza e omicidio colposo.

Il bambino è morto

Dopo settimane di fuga lo scorso 26 febbraio Scotland Yard è riuscita a rintracciare a Brighton Constance Marten (35 anni), l’aristocratica vicina alla royal family e il suo compagno, Mark Gordon (48 anni), cittadino britannico che negli Stati Uniti ha scontato venti anni di prigione per aggressione e violenza sessuale. I due avevano fatto perdere le loro tracce la notte del 6 gennaio 2023. A nulla erano serviti gli appelli del padre della ragazza, Napier Marten, ex paggio della regina Elisabetta.

La coppia ha continuato a vagabondare per l’Inghilterra, raggiungendo l’Essex in taxi, a quanto sembra mantenendosi con il denaro di Constance e pagando le spese sempre in contanti, per non essere intercettata dalla polizia. Proprio all’inizio della fuga l’aristocratica avrebbe partorito su un’auto poi trovata carbonizzata nel Nord dell’Inghilterra. Quando Mark e Constance sono stati trovati dagli agenti, però, il bambino non era con loro.

Si è subito temuto il peggio: i due sono stati arrestati e interrogati, mentre Scotland Yard avviava le ricerche del neonato, concentrandosi sui casolari e i capannoni presenti nella zona in cui erano stati scoperti i genitori, impiegando droni, elicotteri e cani e sperando di imbattersi in testimoni attendibili. In un primo momento la polizia ha ammesso che qualche speranza poteva ancora esserci, pur avvertendo: “Questa [storia] potrebbe finire nel modo che non vogliamo” e non escludendo che il bimbo potesse avere "gravi ferite".

I tabloid inglesi hanno seguito fin dall’inizio e con grande interesse la vicenda e le relative indagini, ipotizzando anche che l’aristocratica e il compagno avessero affidato il figlio a qualcuno. Le cose sarebbero andate in un altro modo. Nel peggiore dei modi, per dirla tutta.

Omicidio colposo?

Il figlio di Constance e Mark è stato ritrovato morto in un bosco nella zona di Brighton, lo scorso primo marzo. Purtroppo la tragedia che tutti speravano di evitare si è concretizzata. La Bbc informa che una squadra di centinaia di persone, tra agenti e volontari, ha perlustrato un’area di 90 miglia quadrate. L’aristocratica e il fidanzato sono stati accusati di grave negligenza e omicidio colposo. Dovranno spiegare molte cose agli ufficiali di polizia, ricostruire passo per passo la loro fuga, i motivi che li hanno spinti ad allontanarsi e che li avrebbero portati a uccidere il loro bambino.

Alla Bbc Lewis Basford, di Scotland Yard, ha espresso tutta la tristezza e la delusione per l’esito di questa storia: “Questa è la conclusione che io stesso e i tanti agenti che hanno partecipato alle ricerche speravamo non accadesse. Riconosco l’impatto che questa notizia avrà su molte persone che hanno seguito questa storia da vicino e posso assicurare loro che faremo tutto il possibile per stabilire ciò che è accaduto”.

Sarà l’autopsia sul corpo del bambino a definire le cause della morte. In queste ore l’opinione pubblica britannica e non solo si chiede cosa avrebbe spinto Constance, che aveva tutto ciò che si può desiderare nella vita, su una strada così sbagliata, perché sarebbe arrivata a prendere decisioni che potrebbero averla condotta a un punto di non ritorno.

La sua storia è terminata in modo violento e cupo, ma i punti oscuri sono ancora così tanti da rendere impossibile scrivere la parola fine sul caso.

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