Cronaca locale

Sparò al ladro, imprenditore derubato ancora: "È il 96esimo furto"

Un vero e proprio incubo, danni per oltre 200 mila euro: "Sono molto amareggiato, ma vado avanti"

Sparò al ladro, imprenditore derubato ancora: "È il 96esimo furto"

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Sparò al ladro, imprenditore derubato ancora: "È il 96esimo furto"

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Decine e decine di furti, denaro ma anche preziosi e persino mezzi da lavoro. Angelo Peveri sa cosa significa dover fare i conti con i malviventi, pagando un prezzo altissimo per aver agito. L’imprenditore di Piacenza infatti è stato condannato a quattro anni e sei mesi di carcere per aver sparato ad alcuni ladri nel 2011. Ebbene, la situazione non è cambiata: nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 aprile ignoti hanno portato via un escavatore dal suo cantiere a Sarmato. In altri termini, parliamo di danni per oltre 200 mila euro.

Come riportato da Libertà, i malviventi sono entrati nel cantiere del piacentino e hanno disattivo i satellitari collegati ai mezzi per poter agire senza problemi. Hanno dunque caricato l’escavatore su un pianale collegato a un trattore e sono scappati via facendo perdere le loro tracce. Peveri è arrivato in cantiere poco prima delle 7.00 e ha fatto l’amara scoperta. “È il 96esimo furto che subisco, ma è la prima volta con queste modalità”, la rabbia dell’imprenditore: “Non mi era mai successo di subire il furto di un mezzo. Gli altri erano tutti furti di gasolio, attrezzi e altro. Sono molto amareggiato, ma vado avanti”.

Tornando alla sua vicenda personale, Peveri ha sottolineato che non sparerebbe più ai malintenzionati, ribadendo che preferirebbe poter andare a letto e dormire tranquillamente senza il timore di svegliarsi alla mattina e dover fare i conti con il furto di un mezzo: “Credo che lo Stato debba fare ancora molto più che per punire i ladri, per tutelare gli onesti”.

Come anticipato, Peveri ha passato grossi guai per aver reagito a un furto. L’imprenditore titolare di una ditta di Borgonovo sorprese alcuni ladri e sparò a uno di loro, ferendolo gravemente. Dopo il primo grado, la condanna a quattro anni e sei mesi di carcere venne confermata in Cassazione nel 2019. Un anno più tardi, nel 2020, arrivò l’affidamento ai servizi sociali come misura alternativa alla reclusione.

I ladri? Una condanna piuttosto clemente: 10 mesi.

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