Cronaca locale

Il blitz dei carabinieri per il furto e l'aggressione degli anarchici. Notte di violenza a Genova

L'episodio si è verificato l'altra notte nelle vicinanze dell'Ex latteria occupata, nello stradone di Sant'Agostino

Il blitz dei carabinieri per il furto e l'aggressione degli anarchici. Notte di violenza a Genova

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Anarchici circondano e insultano i carabinieri: 8 arresti

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L'accusa nei loro confronti è di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento. Otto anarchici sono finiti nei guai a Genova per aver circondato, insultato e strattonato alcuni carabinieri. L'episodio si è verificato la scorsa notte, poco prima dell'una, nelle vicinanze della "Ex latteria occupata", nello stradone di Sant'Agostino, in pieno centro storico. Una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri era impegnata in un sopralluogo per un furto in abitazione.

La vicenda

Mentre erano intenti a svolgere il proprio lavoro, un uomo, esponente di un gruppo anarchico presente nella "Ex latteria occupata", avrebbe preso di mira i militari insultandoli ad alta voce. Nel corso dell'identificazione, dal locale adiacente sono arrivati numerosi anarchici che hanno circondato i carabinieri, strattonandoli con violenza. A quel punto è stato necessario l'intervento di altre pattuglie e l'ausilio della polizia locale per riportare la calma. Ne è nato un parapiglia immediatamente sedato dalle forze dell'ordine.

Gli arresti

Quando è stato ripristinato l'ordine, sono state fermate otto persone, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, arrestate per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e danneggiamento. Gli indagati sono stati poi trasferiti nelle carceri di Pontedecimo e Marassi. Davanti alla caserma, nella notte, si è alzata di molto la tensione, poiché si sono radunati circa venti anarchici, in segno di "solidarietà" nei confronti degli amici arrestati, poi andati via intorno alle 7.30. Da parte loro, gli anarchici sostengono che i carabinieri avrebbero predisposto una retata nei loro confronti e per questo sarebbero stati costretti a difendersi.

Adesso dovranno rispondere davanti al giudice dei reati che gli vengono contestati dai militari.

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