Cronaca locale

Bergamo, aggredisce e violenta un'anziana: fermato sudamericano

L'aggressione lo scorso gennaio, all'alba, per le strade di Dalmine. Il 26enne è stato incastrato dalle videocamere di sorveglianza e dai test biologici

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È finito in manette l'autore dell'aggressione a sfondo sessuale commessa a Dalmine (Bergamo) nei confronti di una donna di 78 anni. È un 26enne di origini sudamericane, accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate.

L'anziana stava camminando al mercato

La violenza è avvenuta nel mese scorso di gennaio. Era mattina presto, le 6.30 circa, quando la vittima, una donna di 78 anni, stava camminando per le strade di Dalmine, vicino al mercato ancora in allestimento. La donna era in via Kennedy quando è stata improvvisamente assalita dal 26enne, che l'ha gettata a terra e molestata sessualmente, per poi allontanarsi dalla zona.

Le urla della signora avevano richiamato l'attenzione di alcune persone, accorse per aiutarla. Sotto choc e ferita dopo l'aggressione, l'anziana era stata ascoltata dalle forze dell'ordine, che avevano immediatamente avviato le indagini. Ttrasportata in ospedale per essere medicata e poi dimessa con alcuni giorni di prognosi, la donna era riuscita a raccontare l'accaduto ai carabinieri della stazione locale, fornendo anche una sommaria descrizione del suo aguzzino.

L'identificazione e il fermo

Nella giornata di sabato 1° luglio, i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno dato esecuzione della misura cautelare emessa dal giudice. Il responsabile, un 26enne del posto di origini sudamericane, è stato tratto in arresto con l'accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate. Il soggetto si trova ora dietro le sbarre del carcere, come disposto dal gip del tribunale di Bergamo.

Fondamentale nel lavoro di indagine la ricostruzione permessa dalle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza presenti nella zona in cui è stato commesso il crimine. Non solo. Grazie all'aiuto dei colleghi Ris di Parma è stato possibile effettuare degli accurati esami sui campioni biologici lasciati dal 26enne. In questo modo è stato più facile risalire all'identità del soggetto.

Il sudamericano è stato rintracciato nel centro di Dalmine.

Si trovava, dunque, ancora nel paese malgrado il crimine commesso.

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