Cronaca locale

Il boato, poi l'"inferno" in A21: chilometri di code e autostrada chiusa

I residenti della zona sono stati svegliati da un boato e da diverse esplosioni: una bisarca carica di auto ha preso fuoco sull'autostrada Brescia-Piacenza. Traffico in tilt e chilometri di code

Il boato, poi l'"inferno" in A21: chilometri di code e autostrada chiusa

Prima si è sentito un boato e subito dopo si è scatenato l’inferno sull'autostrada A21 Brescia-Piacenza, in provincia di Cremona, al confine con il Piacentino. Nel tratto di Cremona la circolazione è stata interrotta in entrambe le direzioni di marcia dalle 6.30 di oggi, quando una bisarca ha preso fuoco a seguito di un incidente. I residenti nella zona hanno avvertito un boato, seguito poi da diverse esplosioni. Sul posto Polstrada e vigili del fuoco che stanno cercando di ricostruire l'accaduto. Con i pompieri e gli agenti della polizia stradale ancora al lavoro, è stata riaperta la corsia di marcia dell'A21 in direzione Piacenza, mentre resta ancora chiusa la carreggiata verso Brescia.

La situazione sul traffico

Per il momento non è ancora stato comunicato se siano rimasti coinvolti altri veicoli, oltre a quelli trasportati dal tir, ma non ci sarebbero comunque persone ferite. Il traffico interrotto ha creato chilometri di code. Un tir carico di auto ha preso fuoco tra Castelvetro e Bosco ex Parmigiano, frazione di Gerre de' Caprioli, poco dopo il ponte. Un forte boato e successivi scoppi hanno svegliato gli abitanti della zona. Alle 8.20 risultava chiuso il tratto in entrambe le direzioni, tra Castelvetro e Cremona. Ora l'intervento dei pompieri ha permesso la riapertura della carreggiata in direzione Piacenza.

L'appello del sindaco

Si registrano code di circa 11 chilometri tra Caorso e Cremona. Diversi disagi anche sulla viabilità secondaria, dove la rete urbana ed extraurbana sono intasate dal traffico autostradale deviato dalla A21. Lo schianto e il rogo si sono verificati nel tratto di autostrada che attraversa il comune di Gerre de Caprioli, poco lontano dalle abitazioni.

Il sindaco del paese, Michel Marchi, ha lanciato via social un appello alla massima prudenza per il timore della presenza di inquinanti nell’aria.

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