Cronaca locale

Bruciano Sicilia, Calabria e Sardegna: spiegamento di uomini per domare i roghi

Migliaia di uomini e mezzi dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e delle Forze dell'ordine sono impegnati da ore per domare i roghi che stanno flagellando il sud Italia anche a causa del vento e delle alte temperature

Bruciano Sicilia, Calabria e Sardegna: spiegamento di uomini per domare i roghi

L'Italia spaccata in due: al Nord la grandine, al centro-sud caldo afoso e roghi. Il caldo mette in ginocchio molte città mandando in tilt i collegamenti di luce e acqua, oltre che di gas e telefono. Bruciano boschi ed ettari di macchia mediterranea in pochi minuti. Ad essere colpiti soprattutto Sicilia, Calabria, Sardegna e Lazio. Sul posto centinaia di squadre dei vigili del fuoco, uomini e mezzi del Corpo Forestale, nonché i carabinieri e la polizia municipale oltre i canadair e gli elicotteri dall'alto. Uno spiegamento ingente di forze e mezzi senza sconti.

107 interventi in Sicilia


A causa delle alte temperature e del forte vento i vigili del fuoco di Palermo sono al lavoro da questa mattina con tre squadre, tre elicotteri e due Canadair per spegnere l'incendio divampato nella notte a Monreale e nel palermitano: a Partinico, Misilmeri, Bolognetta e Cefalù. Sono 107 gli interventi del Corpo forestale effettuati oggi in tutta la regione, con 174 squadre al lavoro e 788 addetti; 35 i velivoli, fra regionali e nazionali. "Massima attenzione e costante monitoraggio della situazione incendi, che in Sicilia è in continua evoluzione. Sono in collegamento e aggiornamento con il coordinamento operativo del Corpo forestale e con la sala operativa della Protezione civile, che ha rilevato oggi 43 incendi nel territorio regionale. Oltre un centinaio gli interventi eseguiti dal Corpo forestale sui roghi, che, alimentati dal vento di scirocco e dalle temperature altissime, hanno bruciato ettari di macchia mediterranea, soprattutto fra Palermo e Catania". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Per quanto concerne la zona di Monreale, i roghi proseguono da oltre 16 ore. La notte scorsa alcuni residenti, spiegano dalla Centrale operativa dei vigili del fuoco, hanno lasciato spontaneamente le proprie abitazioni per il timore delle fiamme. La situazione più complessa si sono sviluppato nell'area vicina al cimitero nella zona di via Pietro Novelli, si è verificata a San Martino delle Scale. Una zona molto abitata e ad alta concentrazione di residenti. Le fiamme, che sono partite da Monreale, hanno distrutto parte del Castellaccio fino ad arrivare a San Martino e continuano - a causa del vento e delle alte temperature - a propagarsi molto velocemente. I carabinieri stanno evacuando tutte le abitazioni. Un'operazione complessa a causa dell'altissimo numero di abitazioni a rischio. Sul posto ci sono Carabinieri, Forestale e Protezione Civile e il personale di terra è in attesa dei mezzi aerei per raggiungere le parti più complesse. Il rogo interessa infatti, anche zone particolarmente impervie, difficilmente raggiungibili via terra. In queste ore di caldo record fiamme anche a Baida, Partinico e San Giuseppe Jato, sempre in provincia di Palermo, dove per la giornata di oggi l'allerta incendi della protezione civile è rossa. Ancora incendi nel siracusano a Melilli ha costretto la chiusura dell'autostrada che collega Catania a Siracusa.

Incendi in Sardegna


Un rogo si è sviluppato oggi pomeriggio nelle campagne di Decimoputzu, nel sud Sardegna. Le fiamme alimentate dal vento e dalle alte temperature si sono avvicinate pericolosamente alle case. Sul posto stanno operando due squadre dei vigili del fuoco di Iglesias e Cagliari, la Protezione civile, il Corpo forestale e i volontari. In azione anche il velivolo dell'Aeronautica Militare. Un elicottero sta anche intervenendo per un altro rogo divampato in località Su Campu a San Gavino Monreale. Cinque incendi nell'Oristanese a partire da mezzogiorno, con i vigili del fuoco ancora impegnati nelle campagne vicino alla Giara di Gesturi. Il rogo che ha creato più problemi si è sviluppato dopo le 16 lungo la Statale 131, all'altezza di Santa Giusta. Le fiamme hanno raggiunto la Carlo Felice ed è stato necessario chiuderla al traffico per mettere in sicurezza gli automobilisti e consentire le operazioni di spegnimento. Lì vicino passa anche una linea di media tensione e i vigili del fuoco hanno chiesto l'interruzione dell'energia elettrica per evitare ulteriori problemi.

In Calabria oltre 70 incendi


Nelle ultime ventiquattr'ore sono stati oltre 70 gli incendi di bosco e sterpaglie in tutta la Calabria per i quali si é reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco e del personale della Protezione civile regionale. I roghi si sono concentrati, in particolare, nelle province di Reggio e Cosenza. Nella prima i vigili sono stati in azione, con squadre a terra, in Aspromonte, a Cardeto ed in località "San Demetrio", dove si è reso necessario anche l'intervento di due Canadair e di un elicottero. É ormai sotto controllo, intanto, l'incendio che a Campo Calabro, nel Reggino, ha interessato i locali di una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti. Il rogo era iniziato ieri pomeriggio dalla vegetazione, ma a causa del forte vento e delle alte temperature si è propagato all'azienda. Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, i roghi si sono sviluppati nella zona dell'Alto Ionio, ed in particolare a Corigliano Rossano, Acri e Cassano.

Fiamme sulla Pontina


Sono state impegnate sette squadre con i moduli antincendio con l'ausilio di due elicotteri della Protezione civile del Lazio per spegnere le fiamme divampate in entrambi i lati della strada statale 148, all'altezza di Castel Romano. Le operazioni sono state disturbate dalla presenza di forte vento in linea con il periodo di massimo rischio di incendio boschivo, individuato dal 15 giugno al 30 settembre. Lo riferisce una nota della Regione Lazio in cui si ricorda che il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023-2025 ha una dotazione finanziaria di oltre 19 milioni di euro, ben 7 milioni di euro in più rispetto al precedente.

La Regione Lazio ha inoltre attivato una campagna antincendio boschivo attraverso un'opera di informazione, divulgazione e sensibilizzazione nei confronti della popolazione relativamente ai rischi, ai comportamenti da assumere, ai divieti, alle prescrizioni e alle regolamentazioni delle attività riguardanti gli incendi boschivi, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni di settore presenti sul territorio.

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