Cronaca locale

Il prof di religione usava un falso profilo per inviare foto hard. Ora si muove la Curia

Il vescovo di Latina ha rimosso dall'insegnamento il professore accusato da alcuni studenti di aver inviato loro immagini a contenuto pornografico. La procura sta analizzando le chat

Il prof di religione usava un falso profilo. Ora si muove la Curia

La procura di Latina sta indagando sul caso dell’insegnante di religione accusato da alcuni studenti di aver inviato loro, attraverso Instagram, immagini a contenuto pornografico. Nel frattempo la Curia di Latina ha sospeso dall’insegnamento il professore.

L’indagine della procura: le chat al vaglio

La procura di Latina sta passando al setaccio le chat tra gli studenti dell’istituto superiore e il professore di religione. Quest’ultimo, secondo il racconto dei ragazzi, avrebbe creato un falso profilo Instagram dal quale inviava immagini dal contenuto hard ad alcuni suoi studenti, due ragazzi e una ragazza, di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Stando a quanto hanno denunciato i ragazzi, il professore avrebbe inviato immagini pornografiche in più occasioni, utilizzando questo profilo social. La voce su quanto stava accadendo s’è diffusa in fretta e i ragazzi hanno iniziato a parlarne anche con le loro famiglie e con gli insegnanti. Questi hanno riferito al preside la vicenda e il dirigente s’è immediatamente attivato convocando alunni e famiglie. Al vaglio della Procura, che nella giornata di ieri ha ascoltato il racconto degli studenti alla presenza delle loro famiglie, ci sarebbero gli screenshot conservati dalla vittime: si tratta di mesi di chat e di alcune foto.

La Curia sospende l’insegnante

Lo scorso lunedì 30 gennaio, nel primo pomeriggio, il vescovo di Latina Mariano Crociata è stato informato dall’ufficio scuola della Curia in merito alla richiesta di assegnazione di un nuovo docente, presentata da una scuola del capoluogo e dei motivi addotti per tale richiesta. Nelle stesse ore il vescovo ha incontrato il docente per ascoltare la sua versione dei fatti. Al termine del colloquio, dopo aver ricevuto dallo stesso docente le dimissioni dall’attuale incarico, il vescovo gli ha comunicato la revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica. Poiché la persona interessata è anche un chierico, in quanto diacono permanente, il vescovo Crociata ha avviato immediatamente la procedura prevista dall’attuale ordinamento ecclesiastico, per cui nella giornata di oggi ha firmato il decreto che dispone l’apertura dell’indagine previa canonica tesa ad acquisire tutti gli elementi possibili sul caso in esame.

Altresì, ha imposto al diacono l’allontanamento cautelare dall’esercizio del ministero.

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