Cronaca locale

Frana la terra sotto il viadotto, cittadini preoccupati

Evidente lo smottamento prodotto dal maltempo degli ultimi giorni: il tratto della strada statale 691, in provincia di Avellino, resta ancora aperto. L'Anas rassicura: "Nessuna criticità statica"

Frana la terra sotto il viadotto, cittadini preoccupati

C'è preoccupazione tra i cittadini dell'Avellinese per le condizioni in cui versa il viadotto della Fondo Valle Sele, lungo la Strada statale 691. Il maltempo degli ultimi giorni ha prodotto evidenti smottamenti alla base di alcuni dei piloni che reggono il ponte, facendo nascere più di qualche timore tra gli automobilisti che sono a conoscenza della attuale situazione.

La denuncia delle condizioni del viadotto è stata effettuata su Facebook da Donato Gervasio, che si è occupato anche di effettuare le riprese per documentare le reali condizioni della struttura dopo le abbondanti precipitazioni che si sono registrate anche in tutta l'Irpinia. "Ci troviamo esattamente di fronte a questa famosa frana che da ieri sta circolando sui social e che interessa il viadotto della Fondo Valle Sele", racconta ai suoi follower il cittadino, il quale spiega anche che il tratto stradale resta comunque aperto e percorribile. "Ecco, proprio in questo momento sta passando un mezzo pesante, quindi possiamo stabilire con chiarezza che questo tratto della Fondo Valle Sele è aperto. E questa è invece la situazione sotto le ruote di questi mezzi", aggiunge, facendo vedere più da vicino gli effetti del recente smottamento che ha fatto nascere la preoccupazione tra gli automobilisti che percorrono la Strada statale 691.

"Quindi possiamo vedere che questo movimento di terra ha interessato sicuramente questo pilone", prosegue Donato Gervasio, fornendo un'inquadratura ancora più dettagliata ai propri followers. Ecco perché, dunque, "c'è una legittima preoccupazione da parte di diversi cittadini. Quindi questo video vuole segnalare questa situazione". "Siamo ovviamente nel territorio del comune di Capo Sele, quello che vediamo di fronte è Calabritto, nella alta valle del Sele, e questo viadotto è trafficatissimo, perché è uno dei viadotti più importanti, una delle principali bretelle di collegamento", spiega ancora il cittadino."Sappiamo che l'Anas è già stata informata tempestivamente dalle autorità locali e che sta vagliando la situazione, quindi speriamo che la cosa si possa risolvere nel migliore dei modi", auspica in conclusione Donato Gervasio.

“È molto pericoloso. Spero che i piloni siano ancorati sui pali di fondazione”, commenta uno degli utenti preoccupati per le immagini riprese.“Si chiudono le scuole per un po' di neve e non si chiude una strada così pericolosa? Mah!”, replica con amarezza un altro internauta.

L'Anas rassicura: "Nessuna criticità statica"

"Nella giornata di domenica scorsa (22 gennaio) - si legge in una nota - il personale di Anas ha effettuato un’ispezione sul viadotto in questione, in particolare sulla campata di scavalco alla ex SS165 in corrispondenza del km 22,200 della SS691. L’approfondimento eseguito da Anas ha interessato sia la parte inferiore che quella superiore dell’impalcato, oltre alle fondazioni delle pile, evidenziando smottamenti localizzati di tipo superficiale dei terreni sottostanti due delle pile dell’opera – le cui strutture sono fondate su pali di fondazione profondi – non connessi in alcun modo con la stabilità del viadotto, poiché tali fenomeni (occorsi per effetto di ‘ruscellamenti’ dovuti alle insistenti ed abbondanti piogge dell’ultimo periodo) avevano coinvolto soltanto i terreni vegetali superficiali, non interessando nessun elemento di fondazione del viadotto, né causando cedimenti sulle strutture".

"Per tali ragioni, l’ispezione di Anas si è conclusa senza la necessità di istituire alcuna limitazione al transito sul viadotto (chiusura al transito, istituzione del limite di portata dei mezzi, restringimento della carreggiata stradale, etc.), poiché la struttura non risulta in alcun modo compromessa dai fenomeni di smottamento verificatisi".

"Si rammenta infine che tutte le opere d’arte di Anas - conclude il comunicato - sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio ed un’ispezione tecnica più approfondita una volta all’anno; sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene tra l’altro programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Azienda e tale viadotto non ha mai presentato criticità tali da richiedere alcun intervento profondo".

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