Cronaca locale

Galleria Principe di Napoli, nuovo crollo: è il terzo episodio in soli 45 giorni

Alcuni pezzi di cornicione si sono distaccati dalla facciata all'angolo tra via Pessina e piazza Museo, proprio all'inizio dei porticati, precipitando al suolo. È allarme

Immagini dal profilo di Francesco Emilio Borrelli
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Galleria Principe di Napoli, nuovo crollo: è il terzo episodio in soli 45 giorni

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Il terzo crollo di calcinacci in appena un mese e mezzo: si fa sempre più serio l'allarme relativo alle condizioni della Galleria Principe di Napoli.

L'ultimo episodio si è verificato nel corso della mattinata di oggi, venerdì 14 luglio, quando alcuni pezzi di cornicione si sono distaccati dalla facciata all'angolo tra via Pessina e piazza Museo, proprio all'inizio dei porticati, precipitando al suolo. Fortunatamente in quel preciso momento nessuno stava transitando in quella zona, per cui non si è registrato alcun ferito. L'area è stata delimitata con del nastro bianco e rosso dai vigili del fuoco intervenuti sul posto, con l'obiettivo di impedire il passaggio dei pedoni.

Come detto in precedenza si tratta del terzo episodio in soli 45 giorni. Il primo risale allo scorso martedì 30 maggio, quando un crollo di calcinacci aveva riguardato circa tre metri di cornicione della facciata della Galleria Principe che si affaccia su via Pessina, strada che funge da collegamento tra piazza Dante e il Museo archeologico nazionale.

In appena 24 ore il Comune di Napoli era intervenuto per recintare un'area più ampia rispetto a quella interessata dal crollo, annunciando un intervento di messa in sicurezza della struttura.

Intervento che, visti gli sviluppi successivi, non si è rivelato particolarmente efficace: dopo pochi giorni, per la precisione sabato 24 giugno, si era verificato un nuovo cedimento, anche in tale circostanza nella facciata che dà su via Pessina. Dubbi sulla validità dell'operato del Comune che sono sorti ancora una volta quest'oggi, col terzo episodio in appena un mese e mezzo.

Che le condizioni della Galleria non siano eccellenti, purtroppo, è cosa risaputa, tanto che si è reso necessario tendere una rete all'interno della struttura per impedire che l'eventuale caduta di calcinacci possa mettere a rischio l'incolumità dei pedoni. Ma tre crolli in un arco cronologico così ridotto rilanciano ancora una volta l'allarme.

"Bisogna affrontare il restauro di questo bene monumentale prima che succeda una tragedia come è avvenuto alla Galleria Umberto I", ha commentato il deputato Francesco Emilio Borrelli."Questa volta calcinacci e intonaci sono caduti nell'area dei colonnati di fronte all'ingresso del Museo Nazionale. L'area è stata transennata", ha aggiunto."Bisogna affrontare il tema del restauro di questo bene monumentale che sta cadendo a pezzi e diventa ogni giorno più pericoloso.

Non possiamo aspettare che succeda il peggio come è già successo con la Galleria Umberto I dove è morto un ragazzino", ha concluso Borrelli.

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