Cronaca locale

Malore in strada a Roma, invece di aiutarlo lo derubano

Il protagonista della vicenda, che si è ripreso dopo aver perso i sensi, lancia un appello su social: "Mi aspetto un bel gesto"

Malore in strada a Roma, invece di aiutarlo lo derubano

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Una vicenda assurda quella capitata qualche giorno fa a un 24enne a Roma, derubato dopo esser stato colto da un malore e aver perso i sensi: invece di soccorrerlo, qualcuno ha pensato bene di approfittare della situazione per impossessarsi di un pacco che lo stesso protagonista della vicenda aveva appena ritirato in edicola.

L'episodio si è verificato lo scorso lunedì 8 gennaio, come spiegato sui social network dal giovane Mattia, studente di recitazione e doppiaggio. Erano da poco trascorse le ore 11.00, e il ragazzo stava facendo ritorno verso casa dopo aver ritirato un pacco a lui destinato in edicola, quando improvvisamente ha iniziato a non sentirsi bene. All'altezza di via Luigi Capuana, nel quartiere romano di Talenti, il 24enne è stato infatti colto da un malore: prima l'annebbiamento della vista, poi lo svenimento. Mattia si accascia a terra e perde i sensi, ma il problema non è solo che nessuno si ferma a prestargli soccorso: al suo risveglio, infatti, scopre che qualcuno ha pensato bene di approfittare della situazione per derubarlo del pacco appena prelevato. All'interno della scatola, peraltro, non c'era nulla di particolarmente prezioso, come racconta il giovane studente a Il Messaggero, solo"uno shampoo, due flaconi, e un deodorante. Ora mi aspetto un bel gesto, anche anonimo".

Per fortuna il malore non ha avuto conseguenze gravi per il ragazzo."Mi sono svegliato da solo", ricorda il 24enne, "immagino sia durato poco, mi sono reso conto che la scatola che avevo da poco ritirato in edicola era sparita". Lo studente vorrebbe recuperare il pacco che gli è stato rubato, e per questo motivo ha rivolto un appello ai responsabili scrivendo un post all'interno del gruppo Facebook "Sei di Talenti se...". E questo non tanto per lo shampoo o per il deodorante, quanto per le informazioni sensibili riportate all'esterno della scatola."La preoccupazione non era tanto per il contenuto", precisa Mattia,"ma su quel pacco c’erano ovviamente tutti i miei dati personali e chiunque potrebbe risalire al mio indirizzo di casa".

L'augurio è che il responsabile possa leggere il post e mettersi una mano sulla coscienza, restituendo il maltolto."Sono disposto a riceverlo anche in forma anonima dietro la porta del mio appartamento. Senza rabbia e senza alcun rancore", conclude il giovane studente di recitazione. Ovviamente sotto il post sono stati numerosi i messaggi di solidarietà nei suoi confronti, e quelli di chi non riesce ancopra a capacitarsi di quanto accaduto.

"Sempre più basita dall’egoismo umano che si sta divulgando, mi spiace soprattutto per il brutto gesto che ti hanno fatto invece di aiutarti", scrive infatti un utente.

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