Cronaca locale

La moschea e lo sgombero rimandato: così i dem "proteggono" gli islamici

A Firenze lo sgombero della moschea salta da quattro mesi. L'affondo della Lega: "Il Pd e la comunità islamica si fanno beffe della decisione del tribunale"

La moschea e lo sgombero rimandato: così i dem "proteggono" gli islamici

"Chiediamo lo sgombero della moschea come deciso dal tribunale. La legge deve essere rispettata". Lo ha ribadito ieri Federico Bussolin, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Firenze, durante l'incontro in cui gli esponenti del Carroccio hanno incontrato i residenti per fare il punto sulla "questione moschea". A seguito della decisione della proprietà dell'immobile che ospita attualmente il luogo di culto dei musulmani locali di rientrare in possesso degli spazi (non rinnovando quindi il contratto d'affitto) lo sgombero venne fissato per lo scorso dicembre, prima di essere rinviato.

L'amministrazione comunale di centrosinistra guidata dal sindaco Pd Dario Nardella ha nel frattempo prefigurato al rappresentante della comunità musulmana una serie di opzioni immobiliari per la nuova sede, alcune delle quali sono state però rifiutate a causa dello spazio ritenuto non idoneo o della richiesta del canone d'affitto giudicata eccessivamente esosa. Nel frattempo sono tuttavia trascorsi quattro mesi e i proprietari spingono (legittimamente) per rientrare in possesso del fondo.

L'attacco della Lega

E il Carroccio "punge" il Pd, visto che si vocifera già di un possibile nuovo rinvio dello sfratto previsto per fine mese: la normativa deve valere per tutti. "Non è normale che in vista del quinto tentativo di sgombero, quello del 27 aprile prossimo, la comunità islamica e l’amministrazione locale si facciano beffe della decisione del tribunale in merito allo sfratto esecutivo - l'attacco di Bussolin e di Federico Bonriposi, segretario provinciale della Lega - quante famiglie italiane in difficoltà possono dire di aver ricevuto la medesima comprensione mostrata da Nardella nei confronti dell'imam?”.

Senza dimenticare che alcuni residenti del capoluogo della Toscana si sono lamentati di recente anche per l'alto volume delle preghiere che seguono la fine della giornata di Ramadan. “Non stiamo parlando di libertà di culto, ma di rispetto delle regole alle quali ad oggi la comunità islamica ha deciso di non sottostare - hanno continuato Bussolin e Bonriposi - per quanto tempo ancora il centrosinistra vuole tenere la testa sotto la sabbia? Quel che è ancor più inaccettabile è la corsa contro il tempo per trovare alternative. Il PD deve assumersi la responsabilità di aver ignorato il tema per convenienza elettorale: abbiano quantomeno il coraggio di dirci cosa pensano di fare”.

Dubbi sui fondi per acquistare la nuova sede

E non è tutto: accanto all'ennesima potenziale procrastinazione dello sgombero, la Lega si è focalizzata anche sul mancato coinvolgimento della cittadinanza (da parte dell'amministrazione "dem") su una tematica particolarmente delicata: non è stato ancora comunicato in quale quartiere verrà "trasferita" la moschea. Senza rinunciare ad una "frecciata" alla comunità musulmana, chiedendo chiarezza circa la fondatezza di alcuni "rumors" che circolano da qualche giorno.

"Da mesi il centrosinistra non parla chiaro circa il futuro della moschea: dove pensano di realizzarla l’imam e il Comune? Si fanno tante ipotesi, ma nessuno si preoccupa di parlarne alla città: intendono fare tutto in silenzio per timore delle contestazioni? - hanno concluso i due leghisti fiorentini - si parla infine di una comunità islamica pronta a raccogliere risorse per comprare la futura sede.

Ci auguriamo che ci sia un controllo sulla provenienza di questi fondi".

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