Cronaca locale

Meno valutazioni e voti più alti: la preside cede al ricatto degli studenti

A Firenze, gli studenti hanno occupato un liceo chiedendo meno interrogazioni e un atteggiamento più morbido da parte dei docenti, in termini di voti. E dopo tre giorni di occupazione, la dirigente scolastica ha fatto sapere di voler accogliere le loro istanze

Una delle ultime occupazioni del Capponi
Una delle ultime occupazioni del Capponi

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Meno valutazioni e voti più alti: la preside cede al ricatto degli studenti

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Gli studenti avevano occupato la scuola, chiedendo un cambio di passo per quel che riguarda l'atteggiamento dei professori: meno voti e possibilmente più alti, perché le valutazioni assegnate a seguito di troppi (secondo loro) compiti in classe ed interrogazioni avrebbero provocato agli alunni "pressioni e crisi di panico". E la dirigente scolastica del liceo Machiavelli - Capponi di Firenze, dopo circa tre giorni di occupazione, sembra aver capitolato, accogliendo parte delle istanze dei manifestanti: parlerà con i docenti affinché adottino un comportamento più elastico, in sede di valutazione. Questi, stando a quel che riporta stamani il quotidiano Il Tirreno, gli ultimi sviluppi di una vicenda che sta facendo discutere da qualche giorno, nel capoluogo della Toscana. Tutto è iniziato lunedì scorso, quando un gruppo di studenti ha deciso di occupare la succursale Frescobaldi dell'istituto scolastico.

A loro dire, fra i vari motivi dell'azione ci sarebbero anche un rapporto praticamente inesistente con la dirigenza scolastica e la volontà di ottenere nuovi spazi per le attività extra-scolastiche. Ma i manifestanti avrebbero soprattutto puntato il dito contro il personale docente, accusando in buona sostanza gli insegnanti di dare troppi voti. Ed avrebbero per questa ragione preteso un limite al numero di compiti in classe ed interrogazioni. “La competizione e la pressione data dalle valutazioni genera in noi un malessere totalizzante - avevano fatto sapere i giovani, in una nota riportata dal quotidiano La Nazione - vogliamo pertanto che venga imposto un tetto massimo alle valutazioni che riceviamo dai docenti”. Negli ultimi giorni le lezioni sono quindi state sospese, in quella scuola (mentre sono proseguite regolarmente nel plesso Rinuccini). Non tutti gli alunni si sarebbero tuttavia espressi a favore dell'occupazione, visto che i rappresentanti d'istituto si sono ad esempio detti neutrali.

Alla fine però, forse anche per scongiurare il rischio di un blocco prolungato dell'attività didattica (con tutto ciò che ne consegue) la preside del Machiavelli - Capponi, Filomena Lanza, sembra aver ceduto alle richieste. "Lavoro per gli alunni e per garantire il loro benessere psicofisico. Sto convocando ogni singolo docente per chiedere loro di avere una linea più morbida, in modo da evitare attacchi di panico e di ansia - ha dichiarato la dirigente al Tirreno - chiedo di utilizzare un sistema di valutazione che non sia prettamente quello numerico". Una vittoria per gli studenti insomma, ma che rischia tuttavia di delegittimare la figura stessa del docente (perlomeno in linea potenziale).

Saranno ad ogni modo le prossime settimane a togliere ogni dubbio in proposito.

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