Cronaca locale

Minacce alla polizia e crocifissi distrutti: espulso un marocchino

Il ventitreenne era stato denunciato per avere danneggiato i crocifissi di due chiese di Alessandria: minacce ai cristiani per il conflitto arabo-israeliano

Minacce alla polizia e crocifissi distrutti: espulso un marocchino

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Era stato denunciato per i reati di offesa a una confessione religiosa, rompendo tre crocifissi, e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, nel corso dell'identificazione in questura, aveva anche minacciato gli operatori di polizia e la popolazione cristiana affermando di voler vendicare le morti nel conflitto israelo-palestinese a Gaza. Per questo motivo Enhamel El Mehdi, un ventitreenne marocchino, è stato espulso dal prefetto di Alessandria per motivi di "pericolosità sociale", legata alla sua presunta vicinanza al radicalismo islamico. A darne notizia è stato il ministero dell'Interno con un post su X (ex Twitter).

Il post del Viminale sul marocchino espulso

Il danneggiamento dei crocifissi da parte del cittadino marocchino era avvenuto nei giorni scorsi: uno nella parrocchia di Santo Stefano e due nella chiesa della Confraternita di San Giovannino in corso Roma, entrambe nel centro della cittadina piemontese. Nel primo caso è stato danneggiato il crocifisso dell'altare maggiore, staccato e preso a calci il 27 ottobre. Tre giorni dopo a San Giovannino, invece, un altro crocifisso è stato staccato nel presbiterio, salendo sopra l'altare, rotto in pezzi gettandolo a terra. L'altro dalla parete dell'ingresso, appoggiandolo poi a un muro e prendendolo a calci. La sequenza è stata ripresa dall'impianto di videosorveglianza. Episodi che avevano suscitato paura e insicurezza all'interno della comunità di Alessandria. Dopo l'accaduto, molti abitanti Alessandrini si sono recati in visita alle chiese visita per testimoniare il proprio sgomento ed esprimere solidarietà ai luoghi di culto presi di mira.

Questo il tweet ufficiale del Viminale a proposito dell'accaduto. "Si chiama Enhamel El Mehdi il 23enne marocchino espulso dal Prefetto di Alessandria per motivi di pericolosità sociale. Negli ultimi giorni, lo straniero era stato denunciato per i reati di offesa a una confessione religiosa, rompendo tre crocifissi, e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre - viene aggiunto -, nel corso dell'identificazione in Questura, aveva minacciato gli operatori di polizia e la popolazione cristiana affermando di voler vendicare le morti nel conflitto israelo-palestinese".

L'arresto dell'algerino a Milano

Una notizia - quella proveniente dal comune di Alessandria - che arriva proprio nella stessa giornata in cui è stato dato conto del fatto che gli agenti delle forze dell'ordine di Milano hanno arrestato Yassine Chouial, investito da un mandato di cattura internazionale con l'accusa di associazione terroristica. era segnalato come un miliziano dello Stato Islamico, già impegnato sul fronte siro-iracheno e ricercato per l'adesione al jihadismo. L'uomo algerino di 37 anni era stato fermato lo scorso 29 agosto nel corso di uno dei controlli nelle metropolitane del capoluogo lombardo.

durante il quale si era mostrato particolarmente aggressivo con i poliziotti e gridando ripetutamente "Allah Akbar" e tentando di afferrare un coltello con una lama di 12 cm dal suo zaino.

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