Cronaca locale

Napoli, la figlia del camorrista Carmine Giuliano vende un profumo ispirato al padre

"Acquistando questo profumo state dando rispetto a mio padre", il lancio promozionale di Nunzia Giuliano. Scoppia la bufera sui social

Napoli, la figlia del camorrista Carmine Giuliano vende un profumo ispirato al padre

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“Un progetto per un papà unico come te”: queste le parole di Nunzia Giuliano, figlia del boss di Forcella Carmine, per lanciare il profumo “’O Liò”, soprannome del camorrista scomparso nel 2004 dopo una grave malattia. Nata dal matrimonio con Amalia Stolder, sorella del boss Raffaele morta nel 2011, la giovane ha voluto rendere omaggio al padre nella sua nuova avventura imprenditoriale. E non si tratta di un’iniziativa solo legata a Napoli, considerando le decine di richieste arrivate sui social per spedizioni in ogni parte d’Italia.

“Acquistando questo profumo state dando rispetto al mio papà, perché voi avete ricevuto rispetto da lui”, ha spiegato Nunzia Giuliano in un video pubblicato sul suo profilo TikTok che conta oltre 14 mila seguaci. Tanti i commenti di apprezzamento nei confronti del boss, c’è persino chi lo esalta per aver fatto la storia di Napoli. Una vera e propria celebrazione nei confronti del boss del clan di camorra più potente degli anni Ottanta al rione Forcella.

Entrando nel dettaglio dell’operazione, il profumo “’O Liò” presenta uno stemma che ritrae il re della giungla stilizzato oro con una corona in testa. Tanti applausi, ma anche tantissime polemiche. E Nunzia Giuliano non ha lasciato correre, replicando per le rime: “Purtroppo siamo circondati da gente cattiva, che poi sono sciacalli da testiera e scrivono tante ma tante sciocchezze […] Ritengo che non sto facendo niente di male, anzi è lavoro. E poi mio padre merita di essere onorato perché per farmi camminare oggi a testa alta ha pagato con la sua stessa vita”.

Come evidenziato dal giornalista Arnaldo Capezzuto, il profumo sembrerebbe essere andato a ruba.

Ma le polemiche su Nunzia Giuliano – del tutto estranea agli ambienti criminali – non si placano.

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