Cronaca locale

No alla costituzione di parte civile, l'ultimo assist del Pd agli "eco-vandali"

A Firenze, il centrodestra ha presentato un ordine del giorno che chiedeva all'amministrazione Pd di costituirsi parte civile in un eventuale processo agli attivisti che lo scorso marzo imbrattarono Palazzo Vecchio. L'atto non è tuttavia stato approvato, a causa del voto contrario dei "dem"

Il sindaco Nardella intento a fermare uno degli eco-attivisti, lo scorso marzo
Il sindaco Nardella intento a fermare uno degli eco-attivisti, lo scorso marzo

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No alla costituzione di parte civile, l'ultimo assist del Pd agli "eco-vandali"

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L'amministrazione comunale di Firenze non si costituirà parte civile in un eventuale processo agli attivisti che lo scorso marzo imbrattarono la facciata di Palazzo Vecchio, almeno per il momento. Perché Il Partito Democratico ha votato contro l'atto in questione, presentato dal centrodestra nella scorsa seduta del consiglio comunale. Il provvedimento, quindi, non è passato, visto che la votazione si è conclusa in parità: undici voti favorevoli ed altrettanti contrari. Questo è quanto avvenuto nel capoluogo toscano nelle scorse ore, durante la discussione dell'ordine del giorno firmato dalla Lega, da Fratelli d'Italia e dal Gruppo Centro. Un documento eloquentemente ribattezzato "Tolleranza zero per questi gretini", che ripercorreva l'episodio dello scorso inverno. Le immagini del sindaco "dem" Dario Nardella impegnato a bloccare uno degli attivisti di Ultima Generazione intento ad imbrattare Palazzo Vecchio hanno del resto fatto il giro del mondo.

Il Pd vota contro, la Lista Nardella abbandona l'aula

Proprio il ricordo della reazione evidenziata allora dal primo cittadino (apparso sinceramente arrabbiato dinanzi alla scena alla quale aveva appena assistito) sembrava lasciar presagire sulla carta un'unità di intenti fra maggioranza ed opposizione, perlomeno su questo tema. Tanto più che lo stesso Nardella quantificò in circa 30mila euro l'ammontare dei danni arrecati al palazzo, a seguito del "blitz ambientalista". L'atto protocollato dal centrodestra invitava come detto l'amministrazione “a costituirsi parte civile al processo contro i delinquenti che venerdì 17 marzo 2023 hanno imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio”. E invece, la maggioranza di centrosinistra si è "spaccata" al momento del voto: i consiglieri del Pd hanno votato contro il provvedimento, eccezion fatta per il capogruppo e la vice-capogruppo che si sono astenuti. Il capogruppo della Lista Nardella aveva invece espresso parere favorevole, salvo abbandonare l'aula poco prima di votare.

L'attacco del centrodestra: "Il centrosinistra è allo sbando"

Dall'altra parte, Italia Viva si è schierata accanto alle formazioni di centrodestra, ma questo appoggio non è bastato per far sì che l'atto venisse approvato. E tra le prime a non risparmiare una "stoccata" ai democratici si sono segnalate proprio le consigliere di Iv. "Il Comune di Firenze non può rinunciare a richiedere conto e danno a chi ha danneggiato Palazzo Vecchio - il pensiero di Mimma Dardano e Barbara Felleca, espresso in una nota - che è stato ripulito a spese dei fiorentini". Considerando l'esito finale, l'atto dovrebbe essere riproposto in una delle prossime sedute, con il consiglio che sarà di nuovo chiamato ad esprimersi. L'ordine del giorno avrà quindi una seconda chance per essere approvato. Il centrodestra, intanto, non ha però lesinato dure critiche al Pd.

"Questo è a nostro avviso l’ennesimo capitolo di un triste romanzo - hanno chiosato i consiglieri Jacopo Cellai ed Alessandro Draghi (FdI) Federico Bussolin (Lega) ed Ubaldo Bocci (Gruppo Centro), in un comunicato - che racconta la storia di una maggioranza politica di centrosinistra allo sbando”.

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