Cronaca locale

Nuovo record negativo per la Circumvesuviana: è la peggiore ferrovia d’Italia

Treni molto spesso in panne, passeggeri costretti a percorrere i binari a piedi e servizi quasi pari a zero. Nel dossier "Pendolaria" un quadro terrificante per le migliaia di passeggeri

Nuovo record negativo per la Circumvesuviana: è la peggiore ferrovia d’Italia

Sono otto anni che la Circumvesuviana di Napoli si piazza al primo posto nella classifica delle peggiori ferrovie d’Italia stilata dal rapporto “Pendolaria” di Legambiente. Un record negativo che fotografa una situazione catastrofica e senza vie di uscita. Treni molto spesso in panne, passeggeri costretti a percorrere i binari a piedi e servizi quasi pari a zero. Un quadro terrificante in cui a subire sono le migliaia di utenti che quotidianamente usufruiscono della Circumvesuviana. A rendere ancora peggiore la fama di questa tratta ferroviaria sono le testimonianze dei tanti turisti che, soprattutto d’estate, affollano Sorrento e la Costiera Amalfitana.

Di fronte al disastro della Circumvesuviana sono molti i cittadini che preferiscono viaggiare con i propri mezzi. Negli anni, come riporta il quotidiano la Repubblica, circa il 40% dei passeggeri ha deciso di muoversi in macchina invece di utilizzare i treni. Dai 467mila viaggi con il servizio ferroviario del 2011 si è passati ai circa 262mila del 2019. La conseguenza inevitabile è il traffico caotico nelle città della provincia napoletana e l’aumento esponenziale dell’inquinamento atmosferico.

“L’inefficienza del trasporto pubblico campano – c’è scritto nel dossier di Legambienteha inevitabilmente contribuito a spostare molte persone verso l’uso dell’auto, in un contesto, quello napoletano, che già mostrava dati elevatissimi di tassi di motorizzazione. Sono, infatti, 613 le auto ogni mille abitanti a Napoli in aumento negli ultimi anni”. Il divario tra Nord e Sud sul servizio di trasporto su ferro è notevole e lo dimostrano i numeri. L’età media dei 245 treni in circolazione in Campania nel 2021 è di 21,4 anni, che si alza a 25 se parliamo di Circumvesuviana, distante dalla media nazionale pari 15,3 anni.

Ciò, è evidente, rende la situazione ancora più drammatica e di nuovi mezzi non se ne parla ancora, almeno fino al 2025.

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