Cronaca locale

Paura in Umbria, decine le scosse di terremoto: scuole chiuse

Numerose scosse di terremoto in Umbria durante la notte: paura tra la popolazione ma nessun danno a persone o cose, scuole chiuse in molti Comuni e tecnici a lavoro per verifiche strutturali

Paura in Umbria, decine le scosse di terremoto: scuole chiuse

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Torna a tremare la terra in Umbria. Già ieri sera una forte scossa di terremoto aveva interessato l'area di Terni e Orvieto con una magnitudo di 3.6 alle ore 21:06 con epicentro Allerona come ha evidenziato l'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Poi altre numerose altre scosse si sono registrate anche durante la notte concentrandosi maggiormente su Spoleto e provincia ma con magnitudo inferiore e non superiore a 3.0, attualmente la più forte che si è avvertita alle 3:23.

La chiusura delle scuole

Il Comune di Spoleto ha predisposto la chiusura precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi, giovedì 7 dicembre: il sindaco della città, Andrea Sisti, ha sottolineato che non sarà neanche possibile svolgere "le attività per i minori, compresi i servizi educativi 0-3 anni (asili nido pubblici e privati) ed i centri diurni socio-riabilitativi per disabili minori e adulti e per anziani non autosufficienti". Fortunatamente, per adesso la situazione rimane sotto controllo: la Protezione Civile ha aperto la sede a Santo Chiodo, nello spoletino. "Al momento non si registrano segnalazioni di danni o situazioni di rischio nel territorio", ha sottolineato il Comune all'Ansa.

Le scuole rimarranno chiuse, a scopo precazuinale, anche ad Orvieto, Allerona e Castel Viscardo: i Comuni hanno optato per la verifica strutturale sia degli edifici scolastici ma anche degli edifici pubblicio. Il presidente dell'Opera, Andrea Taddei, ha spiegato all'agenzia di stampa che si sono concluse le verifiche sul Duomo di Orvieto con esito positivo. "Dal sopralluogo fatto al Duomo, ai musei e a palazzo Soliano non è emerso alcun danno o criticità. Siamo in attesa della relazione dell'ingegner De Canio sulle risposte misurate dalla rete dei sensori accelerometrici installati all'interno della Cattedrale, che hanno già fornito un'indicazione su una buona risposta della struttura alle sollecitazioni indotte dall'evento sismico", ha aggiunto il presidente. "Le strutture riaprono oggi regolarmente al culto e ai turisti".

Tanta paura ma nessun danno

La popolazione umbra ha avvertito distintamente le scosse di terremoto, alcune delle quali sono state accompagnate da boati: in tanti si sono riversati nelle strade durante la notte. La paura c'è stata ma fortunatamente non si registrano danni a persone o cose: a lavoro sin dalle scorse ore la Protezione Civile regionale con i tecnici che stanno monitorando la situazione sul territorio in accordo con i Comuni. "Non ci risultano danni anche se con il buio è difficile avere un quadro della situazione" ha dichiarato all'Ansa l'assessore Enrico Melasecche che segue in prima persona la vicenda.

L'assistenza alla popolazione

Come detto, lo sciame sismico ha toccato il suo picco con la scossa di magnitudo 3.6 registrata alle 21.06 a quattro chilometri da Allerona. Un altro sisma di magnitudo 2.2 era stato registrato pochi minuti prima a Castel Viscardo. Chiunque avesse bisogno di informazioni o segnalaizoni potrà contattare il numero fisso 0743 222450 o scrivere all'email protezione.civile@comune.spoleto.pg.it. La mente della gente è tornata alla scorsa primavera quando alcune scosse di terremoto, tra marzo e aprile, si erano registrate a Umbertide.

La nota dell'Anas

Le scosse di terremoto che hanno interessato l'Umbria nelle ultime ore non hanno causato danni alle infrastrutture: lo hanno comunicato il personale e i tecnici Anas (Gruppo FS Italiane) dopo i sopralluoghi sulla rete stradale interessata: se nella tarda serata di ieri le verifiche sono state eseguite lungo la strada statale 71 "Umbro Casentinese Romagnola", questa mattina i controlli hanno riguardato l'area di Spoleto, in particolare le statali 3 "Flaminia", 685 "delle Tre Valli Umbre" e 209 "Valnerina".

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