Cronaca locale

Rapina con kalashnikov e ostaggi: terrore in gioielleria nel Veneto | Video

Un commando armato ha fatto irruzione nella gioielleria di un centro commerciale a Marcon (Venezia). Due donne prese in ostaggio. Poi la fuga con il bottino da 200mila euro

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Hanno fatto irruzione con kalashnikov e fucili a pompa spianati. E con il volto coperto. Erano in quattro o forse in sei: un numero sufficiente a far pensara un'azione pianificata nei minimi dettagli. Sono stati momenti di terrore quelli vissuti nella serata odierna a Marcon, in provincia di Venezia, dove un commando i banditi ha assaltato una gioielleria all'interno di un centro commerciale, prendendo in ostaggio una commessa. L'azione brutale è scattata attorno alle 19, quando i locali del grande magazzino erano ancora affollati di clienti. Così, si è scatenato il panico.

Il blitz, secondo quanto si apprende, è avvenuto con freddezza e determinazione. Uno dei banditi ha immobilizzato una delle dipendenti della gioelleria, che in quel momento di trovava all'ingresso dell'esercizio commerciale. La donna è stata trascinata all'interno, immobilizzata. Anche una seconda dipendente è stata poi tenuta in ostaggio. Intanto i malvimenti intimavano al personale di aprire la cassaforte. Ne sono seguiti momenti tesi e di particolare concitazione. Nel frattempo, il personale della vigilanza aveva fatto scattare l'allarme in tutto il centro commerciale facendo evacuare velocemente i clienti da ogni negozio e dall'ipermercato, il Valecenter di Marcon.

"Un commando di quattro o sei banditi armati di kalashnikov e fucili a pompa - ha raccontato sui propri profili social Luca Zaia, presidente della regione Veneto - a volto coperto, è entrato in uno dei tanti negozi della galleria dello shopping, il negozio Gioielli di Valenza. A quel punto uno dei rapinatori ha preso in ostaggio la commessa facendosi scudo con lei all'ingresso della gioielleria, mentre i complici razziavano il negozio, spaccavano le vetrine, aprivano i cassetti e gli armadietti". Come ricorstruito dallo stesso presidente di Regione, in pochissimi istanti i malviventi hanno messo a segno il colpo, "il cui bottino non è ancora stato quantificato, ma anche potrebbe aggirarsi attorno ai 200 mila euro, e poi sono fuggiti portandosi dietro la donna, che hanno liberato quasi subito".

Da una prima ricostruzione, sembra che i banditi i siano fuggiti con una macchina che poi hanno abbandonato a 300 metri. Sarebbero poi scappati con un altro mezzo, dove hanno caricato il bottino, sul quale è probabile che li attendessero i complici. L'allarme, lanciato a rapina ancora in corso, aveva subito fatto scattare l'intervento dei carabinieri con pattuglie partite da Mestre e con il supporto dei colleghi del Nucleo investigativo di Venezia. I militari hanno recuperato i filmati delle telecamere del centro commerciale e altre nella zona, che saranno ora visionate per far luce sull'accaduto e cercare di individurare i componenti del commando.

I malvimenti, secondo quanto riferisce la stampa locale, sono fuggiti verso est.

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